Redazione & Diritto di Cronaca
Domani l’interrogatorio di garanzia di Luciano Macrino
SAN DONATO DI NINEA – Ha trascorso alcune notti in carcere Luciano Macrino, 60 anni, accusato di tentato omicidio, minaccia aggravata e violenza privata nei confronti di Francesco Consoli, 89 anni. La vicenda, però, merita approfondimenti anche alla luce di alcune reazioni, che giungono anche dal borgo sandonatese. Intanto, l’autore dell’aggressione, che secondo i fatti vagliati dal Sostituto Procuratore della Procura di Castrovillari Silvia Fontebasso hanno fatto scaturire l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Annamaria Grimaldi, ha scelto quale difensore di fiducia l’avvocato Vincenzo Viceconte. Lo stesso legale, pur avendo massimo rispetto per il provvedimento giudiziario e per l’Ufficio del Gip di Castrovillari che ritiene molto professionale, non nasconde la possibilità di far valere le ragioni del suo assistito. «Pur non avendo una conoscenza approfondita del Macrino – ha dichiarato il legale – credo che il tentativo di omicidio esposto nell’ordinanza non sia credibile. Non esiste – ha proseguito – un’azione reiterata con l’ascia e forse lo stesso atto aggressivo del Macrino è stato fortemente collegato ad una volontà vendicativa dello stesso autore rispetto ai fatti del 1978. In quell’occasione lo stesso Macrino, pur dichiarandosi innocente, venne condannato a dieci anni di reclusione e, quindi, scontò il suo debito con la giustizia. Alla luce di ciò, proprio per i molti anni trascorsi rispetto a quell’episodio delittuoso credo che la vicenda sia ancora tutta da chiarire. Spero di farlo a breve ed anche con prove a discolpa da attuare in loco perché la dinamica dell’accaduto non convince del tutto». Una linea Continua a leggere










