Come eravamo : Strippùni

La redazione & Minucciu … Giugno  2012


Strippùni

“E fricàmu gatta…..fricà”……mormorava, zia Rosa affacciata alla mezzaporta, in attesa del rientro della figlia mandata “ari Cuozzi”, assieme alla sorella più piccola per fare legna. Il mormorio, neanche tanto sottovoce ed udibile dall’interessato, era rivolto “àru scumunicàtu”, che zia Rosa aveva notato poco distante, “arripatu” alla cantonata dell’abitazione “do cantinieri”e luogo di passaggio obbligato per le figlie al rientro a casa.

Con Ntoniu, che la donna aveva qualificato “scumunicatu”, non correva buon sangue perché, a parere di zia Rosa, aveva gia compromesso una ragazza che ora era “chiacchiàriata” e destinata probabilmente ad un matrimonio di ripiego. Era quindi uno scomunicato, fuori della grazia di Dio ed un indegno, da seppellire in terra sconsacrata; questo per zia Rosa era la giusta punizione per un comportamento di tale fatta. Non voleva che sua figlia finisse sulla bocca di tutti, perciò non aveva esitato ad affrontare il giovane e gli aveva chiaramente detto di non gradire le sue attenzioni verso Marieddha che pertanto doveva essere lasciata in pace.E’ bene chiarire che nell’epoca in cui questi fatti accadevano, per compromettere una ragazza bastava nulla; uno sguardo di troppo, il lasciarsi volutamente sfiorare durante il ballo “a tiranteddha”, l’innocente scambio di due parole od un incontro fortuito in luogo isolato e senza compagnia. Ho gia avuto modo di spiegare che in San Donato il segreto non esiste, perché tutto viene risaputo. Un niente bastava a scatenare le lingue malevole sempre pronte a tagliare i panni addosso al prossimo e seppellirlo nel fango, dimenticando spesso la quantità di sporcizia che si annidava in casa propria. Continua a leggere

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Il SOGNO di FELICE ARAGONA IN LIBRERIA…

Luigi Bisignani …

COME PROMESSO :  ANNUNCIO CHE POTETE TROVARLO IN LIBRERIA

si puo acquistare anche on line su IBS.IT

Di origine Calabrese,precisamente di Policastrello-San Donato di Ninea

Vive ed esercita nel Tarantino.

Poeta ,fin dalla più giovane età,ha deciso ,invogliato da amici e cultori,di tirare fuori dal cassetto questa raccolta di poesie.

 “IL SOGNO”

Racolta di Poesie tra SOGNO e REALTA

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La nuova Grande Impresa “ Due Mari 35 Vette”

Luigi Bisignani …

 Nicola Zaccato  ci riprova .

La nuova Grande Impresa “ Due Mari 35 Vette”

( Dal 15 giugno al 30 giugno 2012 )

 Dopo la conquista delle 10 vette del Pollino e le 10 vette dell’Orsomarso in una sola giornata e dopo la fantastica esperienza del “Trekking dei due mari” dell’anno scorso, Nicola si cimenterà in un’impresa unica, entusiasmante e con  un grado di difficoltà molto alto.

Dai contorni avventurosi che attraversa la Calabria, che và dal Mar Tirreno al mare Jonio, attraverso i monti dell’Orsomarso e del Pollino, snodandosi attraverso alcuni paesaggi naturalistici tra i più incantevoli, variegati ed incontaminati del Parco Nazionale del Pollino; per fare tappa a Santuari, spiagge, Paesi.

E’ un percorso storico, culturale, naturalistico, folcloristico e enogastronomico che lo porterà a scalare 35 vette,  le più importanti del Parco Nazionale del Pollino, il Parco più grande d’Italia.

Per  dormire a contatto della natura, sotto il cielo stellato e nei rifugi. Continua a leggere

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Fare turismo …

La redazione & Ottato Alfonso …

Il turismo, modernamente inteso, non può essere considerato un fatto eccezionale e saltuario dominato dalla imprevedibilità e dalla casualità, ma va inteso come una precisa attività economica, facende parte del complesso quadro delle economie di circolazione, legato al fattore della mobilità che costituisce uno degli aspetti distensivi della vita dei nostri tempi.
Va pertanto sviluppato analizzando tutta la serie delle condizioni che lo determinano e dei comportamenti che ne derivano.
Questo tipo di considerazione assume una validità ed una rilevanza ancora maggiore per il fatto che ci si trova in una delle aree interne del meridione economicamente poco sviluppata ed in continuo spopolamento, in cui esiste l’opportunità di operare sia nel quadro di un suo generale potenziamento,che in un settore relativamente nuovo, in fase di decollo, con la possibilità di sviluppare una organizzazione secondo schemi di razionalità ed efficienza, che non urtano contro le strutture preesistenti e possono divenire un settore di attività determinante e gratificante.
Su questo aspetto insistono le Istituzioni locali e Regionale,
gli enti preposti al rispetto ambientale (Parco Nazionale del Pollino) che delegano allo sviluppo turistico una funzione importante,intravedendo nello sfruttamento dei beni naturali(climatici-paesistici)e di quelli storico-culturali,un modo di sfruttare un cospicuo patrimonio di risorse esistenti che altrimenti non troverebbero alcuna forma di utilizzazione economica e potrebbero, anzi, finire con l’essere compromessi, se non perduti in conseguenza dei processi di SPOPOLAMENTO ed
abbandono cui la povertà delle risorse tradizionali e la mancanza di investimenti condannano inesorabilmente queste zone. Continua a leggere

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La prevenzione contro il rischio sismico .

redazione & diritto di cronaca

Venerdì 01 Giugno 2012 12:45 – di Paola Rizzuto e Elio LappanoLetture: 159 –

“Dopo il gravissimo sisma che ha interessato l’Emilia Romagna, una scossa di terremoto di magnitudo 4.3 della scala Richter, seguita da altre scosse di minore intensità è stata registrata in Calabria,

in provincia di Cosenza, nel distretto sismico Pollino. Insomma, la Calabria torna a muoversi, l’Italia si muove e diventa psicosi collettiva nelle mani di disinformati, impazzano previsioni astruse e scientificamente inconsistenti che generano pericolosi allarmismi. Ma la sismicità del territorio italiano è una tra le più elevate a livello europeo e la Calabria è uno dei territori più esposti ai rischi naturali, così piena di quelle enormi fratture che chiamano faglie, la cagione frequente dei terremoti. I terremoti non sono prevedibili, dinanzi a tali eventi, l’unica prevedibilità auspicabile è la realizzazione di obiettivi realistici prioritari in termini di verifica degli interventi antropici, di formazione dei cittadini alla gestione di tali calamità naturali, di pianificazione e programmazione di interventi mirati in presenza di terremoti. Se è vero che è impossibile prevedere i terremoti, però, è possibile, anzi necessario, individuare le aree a forte rischio sismico con una mappatura dettagliata anche delle caratteristiche geologiche e geo-morfologiche che l’accesso ai fondi previsti nell’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3907/10 oggi consente, perché disciplina proprio i contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico e gli studi “di micro zonazione sismica” a scala comunale per la definizione di zone a diversa pericolosità per le quali devono essere stabilite norme vincolanti per le costruzioni di severità proporzionata al terremoto possibile. Notazione storica significativa è che le prime leggi di costruzione antisismica predatano l’Unità d’Italia, varate dal Regno di Napoli a seguito del terremoto del 1783 in Calabria, mentre la prima classificazione sismica, intesa come elenco dei comuni esposti a rischio con relativa normativa tecnica, fu adottata dopo il catastrofico terremoto del 28 dicembre 1908 che distrusse Messina e Reggio Calabria, facendo più di 80.000 vittime. Continua a leggere

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Facciamo chiarezza sul Marsili…

La redazione & Meteoweb…

Facciamo chiarezza sul Marsili, il vulcano sommerso nel Tirreno: non si è risvegliato, ma il rischio potenziale di tsunami resta invariato

giovedì 31 maggio 2012, 16:58 di

Siamo stati i primi, più di due anni fa, a sottolineare i rischi provenienti dalla presenza nel mar Tirreno del vulcano Marsili che, come spiega questo bellissimo articolo di Daniele Ingemi, è una delle principali e costanti fonti di rischio-tsunami del mar Tirreno e di tutto il Mediterraneo.
Poi, grazie al lavoro del prof. Franco Ortolani, nostro collaboratore nonchè ordinario di geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli Federico II, abbiamo pubblicato un editoriale intitolato Le coste italiane a rischio tsunami e la legge che verrà… il giorno dopo che ha suscitato estremo interesse, con centinaia di migliaia di letture, e ha posto l’argomento-Marsili all’attenzione della società civile.

In questi giorni che seguono la tragedia dell’Emilia Romagna, su gran parte d’Italia si sta diffondendo sempre di più una sorta di psicosi-sismica, come dimostra quanto accaduto ieri in Sardegna o stamattina a Firenze. Su molti giornali, e di conseguenza sui social network che tendono sempre ad amplificare le notizie, ingigantendole e dando così vita a bufale colossali, si parla di un “risveglio” proprio del Marsili che, secondo questi articoli, si sarebbe risvegliato e starebbe per provocare un’imminente maremoto lungo le coste del sud. Continua a leggere

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Il SOGNO…prossimamente in libreria.

 Luigi Bisignani

Di origine Calabrese,precisamente di Policastrello-San Donato di Ninea

Vive ed esercita nel Tarantino.

Poeta ,fin dalla più giovane età,ha deciso ,invogliato da amici e cultori,di tirare fuori dal cassetto questa raccolta di poesie.

In anteprima la copertina  della raccolta “IL SOGNO”

 

 

 

 

 

 

 

 

Che presto troverete in libreria…

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Terremoto nella notte, più scosse hanno interessato il Pollino

La redazione & Diritto di cronaca

POLLINO – Sono due le scosse di terremoto che questa notte hanno preoccupato la zona del Pollino compresa fra Calabria e Basilicata. La prima,

 di magnitudo 4.3, è stata registrata alle 03.06 ed ha avuto ipocentro a 3 km di profondità ed epicentro fra i comuni di Castrovillari, Morano Calabro, San Basile e Saracena. La seconda, di magnitudo 3.2, si è registrata alle 03.32 con ipocentro a 8 km ed epicentro vicino ai comuni potentini di Rotonda e Viggianello e quello cosentino di Morano. Anche una terza scossa è stata registrata dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV alle 3.29 con magnitudo 2.1, ipocentro a 6,8 km di profondità ed epicentro vicino Viggianello, Morano e San Basile. Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del dipartimento della Protezione civile non risultano al momento danni a persone o cose.

Nelle ore successive sono proseguite le scosse sempre nel distretto sismico del Pollino, in Calabria, ma non di intensità assai rilevante.

Ci sono stati alcuni danni, ma non feriti. Il sisma ha danneggiato il campanile della chiesa della Maddalena, a Morano, dove sono crollati alcuni cornicioni. Molta gente, naturalmente allarmata, si è subito riversata per strada.

Questi i comuni entro i 20 km dell’epicentro:
ROTONDA (PZ)
VIGGIANELLO (PZ)
MORANO CALABRO (CS)
CASTELLUCCIO INFERIORE (PZ)
CASTELLUCCIO SUPERIORE (PZ)
EPISCOPIA (PZ)
LATRONICO (PZ)
SAN SEVERINO LUCANO (PZ)
ACQUAFORMOSA (CS)
CASTROVILLARI (CS)
FRASCINETO (CS)
LAINO BORGO (CS)
LAINO CASTELLO (CS)
LUNGRO (CS)
MORMANNO (CS)
PAPASIDERO (CS)
SAN BASILE (CS)
SAN DONATO DI NINEA (CS)
SARACENA (CS)
(In grassetto i comuni nel raggio dei 10 km)

Non mancheremo di aggiornarvi, se sarà necessario, sul Terremoto in Calabria, e su eventuali altri sismi.

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San Donato, bilancio positivo (primo anno) per il sindaco De Rose

La redazione & Diritto di Cronaca

San Donato, bilancio positivo (primo anno) per il sindaco De Rose

Sabato 26 Maggio 2012 16:38 – di Alessandro Amodio Letture: 76  –  

SAN DONATO DI NINEA. Un anno fa di questi tempi aveva appena giurato, per la prima volta, quale sindaco  del centro sandonatese. Oggi, Francesco De Rose, fa un primo bilancio: «Sono soddisfatto – afferma – del ritrovato clima di fiducia e soprattutto del rasserenamento degli animi che c’è stato». Il suo motto, ad inizio mandato, era stato quello di «rimboccarsi le maniche tutti insieme per andare avanti». Ed i fatti oggi sono tangibili. «Intanto – prosegue De Rose – San Donato ha riacquistato una migliore considerazione all’esterno del proprio territorio. Poi il ritrovato clima di serenità ha fatto sì che crescessero anche alcune iniziative collaterali. Tra queste, ad esempio, un segnale di fiducia, in un momento di crisi, arriva anche dall’apertura di piccoli locali commerciali che sentono evidentemente anche la nostra vicinanza. Poi, sono state affrontate tante questioni per la scuola, l’ambiente, il centro storico e via dicendo. In questa ottica debbo ringraziare il Consorzio di Bonifica e l’Afor per l’opera meritoria, ma soprattutto il consigliere Pino Bisignani che ha dato un esempio di grande volontà. Infatti, insieme ad una squadra di “ultrasettantenni” ha ripulito il fosso d’irrigazione intasato di località Policastrello, dando un esempio massimo di volontariato». L’Amministrazione, quindi, si sta preparando a ripristinare la vecchia maratona in memoria del Barone Campolongo, prevista per l’otto agosto, che avrà un risvolto nazionale ed internazionale soprattutto a livello tecnico sotto l’egida della Fidal. Quindi, tra gli obiettivi prossimi c’è il completamento del campo sportivo, già finanziato con la precedente Amministrazione, per far iscrivere una squadra al campionato di 3. categoria ed avviare una scuola calcio con l’ausilio di Gigi Marulla, ex bandiera del Cosenza Calcio. Infine, c’è un sogno nel cassetto rappresentato dal “Conservatorio musicale”. «Qui gli investimenti sono improbi – conclude De Rose – ma vorremmo attuare il progetto soprattutto per la cultura musicale presente in paese». Non a caso si è costituito da poco, grazie alla maestra Antonella Consoli, un coro parrocchiale che vede uniti tutti coloro che amano la musica e questo è un buon auspicio per il futuro.

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Parmaria : Marfùsu

Luigi Bisignani

 

 

“Marfùsu,ziu Rafeli  e u pedi i castagna curcia.” 

‘U pédi i castàgna cùrcia, ntà partìta all’Acquicèdda” era l’orgoglio i zù Rafèli ed anche oggetto dell’invidia dei confinanti che le avevano provate tutte per riprodurlo, sia trafugando castagne poi seminate per ottenerne il ceppo, sia ponendo in essere tentativi di innesto con rametti sottratti, tentativi tutti falliti. L’albero, maestoso e rigoglioso, dava frutti di dimensioni maggiori, rispetto alla gia consistente “curcia” normale, con prezzo di vendita adeguato alla tipologia di castagna di per se pregiata. L’eccelsa qualità e la dimensione dei frutti oltre che la bellezza del tipo di pianta, unica sopravvissuta di un esperimento tentato decenni prima, erano il risultato delle attenzioni e delle cure poste in essere dalla proprietà che faceva “jazziare”  il terreno e potare le piante con frequenza. Sulle piante non allignavano né rami secchi nè si notavano “curizzi” o rami ancora verdi ma con le galle, che denunciavano la presenza di parassiti. Anche il prelievo della “frasca”, allo scopo di nutrire pecore e capre ed alleggerire le piante, da parte dei pastori era effettuata a primavera inoltrata e demandata a due soli allevatori di fiducia che non provocavano danni.

Zù Rafèli era proprietario terriero, di famiglia numerosa e ricca e, per sovrapposizioni e successioni di matrimoni, imparentato con quasi tutte le famiglie maggiorenti del paese. Questo stato sociale, al pari di molti che si fregiavano del “don” non lo aveva insuperbito, anzi, si mostrava disponibile e gentile con tutti ed era generoso. Dalle sue terre, periodicamente, i bisognosi, paesani o di passaggio, asportavano il necessario per sopravvivere e placare la fame e quando venivano presi sul fatto dai fattori o dai sorveglianti, Zù Rafèli aveva preteso di esserne avvertito ed aveva imposto che nessuno facesse ricorso alla legge; la questione la risolveva lui, tanto i danni agli affittuari o mezzadri li avrebbe rifusi personalmente. Continua a leggere

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