Luigi Bisignani
Cavicchiula o Lippa (gioco)
La lippa o cavicchiula
è un antico gioco popolare italiano che risale al XV secolo. La pratica della lippa s’è diffusa in varie nazioni europee quindi periodicamente si disputano tornei internazionali a livello agonistico.
Nella cultura popolare di alcune regioni d’Italia il termine viene utilizzato per descrivere qualcosa di particolarmente celere (es. andar veloce come una lippa).
Nome
È noto con questo nome: aru paisi mia San Donato di Ninea “Cavicchiula“.
In Toscana (a Prato anche “cibbè” a Livorno come “ghinè”) e altre regioni italiane, ma ha anche diverse denominazioni dialettali: per esempio a Brescia e Bergamo è noto con il nome di “ciáncol”,a L’Aquila come “zirè”, a Verona come “s-cianco”, a Treviso come “pito”, a Vicenza come “còncio”, a Mantova come “s-ciancol”, a Mede (Pavia) come “ciaramèla”, ad Alessandria come “cirimèla”, a Rovigo come “bindeche”, a Ferrara come “Bac e pandòn”, a Padova come “pindolo”, a Venezia come “pandolo” (come pure a Pirano) o “massa e pandolo” (in tempi moderni “mazza e pindolo”), in Friuli come “pìndul pàndul” oppure gioco del “lip”, a Canicattì come “tanapapiù”. A Napoli, Caserta ed in generale in Campania è noto come “mazza e pivezo”. A Conza della Campania in provincia di Avellino si chiama “mazza e pieuz”, a Pescara “mazz’ e cuzz'”. A Cosenza “stiriddru” Per i ragazzi pugliesi il suo nome è “mazz’e licche” o “mazz’a ccurte”. A Roma come “bastone e nizza”, in Ciociaria come “zicchia“, in Romagna come “giaré”, a Terracina come “mazza e saràga”. Nel Sud del Canton Ticino (Svizzera Italiana) viene chiamato “rèlla”. A Siracusa è chiamato “scannello”. Mentre a Gioia del Colle in Puglia il gioco è famoso sotto il nome di ” pizzecal’ A Serra San Bruno in Calabria il gioco è famoso sotto il nome di ” mazza e spizzingulu “
a San Donato di Ninea “Cavicchiula”
Regolamento
Il gioco è effettuato con due pezzi di legno, generalmente ricavati dai manici di una scopa, uno di circa 15 cm in lunghezza con le estremità appuntite (chiamato lippino o bastuni), l’altro lungo circa mezzo metro chiamato lippa (o pruozzulu): si traccia a terra un cerchio ed un ovale per posizionare il lippino. La tecnica consiste nel colpire con il pezzo lungo il pezzo piccolo su un’estremità per farlo saltare (questo il motivo delle estremità appuntite), quindi colpirlo. Si hanno tre tentativi, il gioco consiste nel lanciare il pezzo piccolo quanto più lontano possibile. Continua a leggere










