Le caldarroste o castagne ara pistiddrara

Luigi Bisignani

Chi non ha gustato nei mesi autunnali i marroni cotti sulle braci vedute agli angoli delle strade?.06

Per poterle cucinare in questo modo occorre per prima cosa incidere la buccia esterna dei marroni per evitare che i gas che si formano durante la cottura li facciano “esplodere”, sistemarli poi sull’apposita padella con il fondo forato mescolandoli di tanto in tanto affinchè la cottura sia unifirme sui entrambi i lati.

Si consiglia di incidere la buccia esterna in senso lungitudinale per favorire la separazione della stessa e della polpa del frutto una volta cotto. Altro consiglio della nonna è quello di avvolgere le caldarroste in un panno di lana e lasciale riposare qualche minuto, anche questo favorisce l’asportazione della buccia, inloltre le caldarroste potranno essere estratte da n pertugio una alla volta mantennedo calde quele che restano all’interno.

Nelle case  di San Donato di Ninea  le caldarroste venivano preparate in un recipiente con un lugo manico e le castagne venivano cotte esponendo il recipiente direttamente sulla fiamma che entrando dai fori bruciava la buccia  che veniva così chiamati “bruciati o brusé”. L’abilità di chi cucina i bruciati consiste nel farli ruotare con regolarità utilizzando una tecnica simile a quella utilizzata per far saltare la pasta in padella favorita dal lungo manico del recipiente di cottura.

Per preparare le calddarroste sono preferibili castagne di piccola pezzatura che favorisce una cottura più rapida e uniforme

Le caldarroste possono essere gustate “fuori stagione” conservando i marroni in freezer ricordando però di incidere la buccia prima di congelarle

La castagna… quando arriva l’autunno chi di noi, vedendole al supermercato, non sogna di mangiare delle belle caldarroste con del buon vino? Ecco una piccola ricetta per aiutarvi…

Ingredienti:
– castagne o marroni
– pentola bucherellata (Tiganu bucatu)
– vino rosso di accompagnamento
– una buona compagnia.. 😉
Preparazione:

Scegliere le castagne

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Con un coltellino appuntito e affilato “castrare” cioè tagliare la superficie bombata della castagna con una incisione di circa 2-3 cm

 

 

 

Mettete tutte le castagne nella classica padella bucherellata

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Fatele cuocere a fuoco non troppo vivace per circa 15 minuti, girandole spesso per una cottura omogenea fino a che non sono

 

 

bruciacchiate, abbrustolite, arrostite esternamente!!! Fate la prova… prendetene una… si deve sbucciare bene e deve essere anche cotta dentro!

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A questo punto raccogliete le caldarroste in un panno pulito e schiacciate delicatamente per facilitare la loro sbucciatura

 

 

Lasciate le castagne nel panno chiuso, magari avvolto in un panno di lana, per mantenerle calde… oppure mettetele in un cestino di vimini…

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Servitele con del buon vino rosso…insieme ad una buona compagnia

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Buona degustazione!!

Permalink link a questo articolo: http://www.sandonatodininea-cs.it/2014/10/12/le-caldarroste/

2 commenti

  1. Ottimo commento ed illustrazione
    ottima idea di ricetta
    grazie

    • Giovanni Benincasa il 12 Ottobre 2014 alle 16 h 44 min
    • Rispondi

    Il problema o meglio l’interrogativo è: ci saranno nel futuro di San Donato di Ninea, nostro venerato paese, le castagne????

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