Fonte Eticamente News
I danni taciuti della caffeina
Stephen Cherniske è uno scienziato che ha trascorso 10 anni della sua vita studiando approfonditamente gli effetti della caffeina sull’organismo umano. Da questa sua analisi è nato un documento importantissimo: il libro “Caffeine Blues” (“Depressione da caffeina”).
Cherniske scrive: “La caffeina non fornisce energia-solo stimolazione chimica. L’energia che si percepisce viene dallo sforzo del corpo di adattarsi all’aumentato livello nel sangue di ormoni dello stress… L’uso del caffe’ per migliorare l’umore e’ una benedizione di breve durata ed una maledizione di lunga durata. Mentre l’iniziale stimolo dell’adrenalina puo’ procurare un provvisorio sollievo anti-fatica, l’effetto finale della caffeina e’ di una depressione, leggera o profonda. I pubblicitari e le “istituzioni” del caffe’ hanno nascosto all’opinione pubblica questo aspetto della caffeina…”.
Le persone che bevono caffè non ricevono energia da esso ma al contrario vi è un dispendio di forze vitali messe in moto dall’organismo per adattarsi allo scombussolamento fisico generato dal caffè stesso. L’unico modo per avere sana e autentica energia è il riposarsi. Ma forse nella nostra società il riposo è considerato una perdita di tempo e non rappresenta un guadagno da parte di nessuno.
Chi non ha mai sentito dire che la caffeina e’ dannosa solo se consumata in modo eccessivo? Cherniske risponde che un veleno rimane un veleno, anche se assunto in minime quantità.
A pag.17 di “Caffeine Blues” si legge: “Il caffe’ e’ una droga “leggera” contenente un vasto assortimento di sostanze
tossiche. In aggiunta alla caffeina, il caffe’ contiene centinaia di sostanze volatili inclusi piu’ di 200 acidi. Il corpo le deve espellere attraverso un grande dispendio di energia, che e’ quella strana stimolazione percepita come “energia”.
La caffeina e’ un veleno biologico usato per le piante come pesticida. La caffeina da al fogliame e ai semi un sapore amaro, che scoraggia il loro consumo agli insetti e agli animali. Se i predatori persistono nel mangiare le piante irrorate di caffeina, la caffeina puo’ causare la distruzione del loro sistema nervoso centrale e perfino avere aspetti letali. Molti infestanti imparano presto a lasciar stare le piante”. Continua a leggere


Cosenza – “Se non si corre velocemente ai ripari i nostri castagneti, che sono stati per tantissimi anni una delle voci in attivo dell’economia calabrese e nazionale, rischiano di morire lentamente”. Il grido d’allarme viene lanciato oggi dall’assessore provinciale alle attività economiche e produttive della Provincia di Cosenza Mario Caligiuri che chiede alla Regione Calabria l’istituzione immediata di una task force per combattere e distruggere un temibile parassita, il cinìpide del castagno, meglio conosciuto come vespa cinese che aggredisce gli alberi di castagno determinando la comparsa di vistose galle (o ingrossamenti) sui germogli e sulle foglie, causando uno sviluppo stentato della vegetazione e un calo, spesso assai evidente, della produzione di castagne. “In presila e, in particolare a Celico –afferma Caligiuri in una nota- sono già tantissimi gli alberi di castagno aggrediti dal parassita. Per combattere il fenomeno molte regioni italiane si sono già attivate con il lancio di un insetto antagonista, il Torymus sinensis che si nutre delle sue larve. Altre stanno sperimentando la potatura verde, che viene effettuata dopo lo sfarfallamento del cinipide e dopo la sua deposizione delle uova, allo scopo di stimolare le piante a produrre nuova vegetazione fogliare e nuove gemme non più esposte a deposizione delle uova del cinipide. Logicamente occorrerà aspettare un po’ di anni per avere risultati attendibili, anche se già quelli attuali sono positivi. “La nostra Regione -conclude Caligiuri- deve attivarsi e correre immediatamente ai ripari se vuole salvaguardare un grande patrimonio naturale ed economico per il nostro territorio, impegnando uomini, mezzi e risorse ed impegnarsi in una battaglia senza quartiere a difesa del castagno e di tutto ciò che esso rappresenta per la nostra economia”.




