San Donato di Ninea: il cuore autentico del Sud, dove i valori vivono ancora.

Luigi Bisignani 

San Donato di Ninea  Giugno 2025

San Donato di Ninea: il cuore autentico del Sud, dove i valori vivono ancora

In ogni angolo del mondo esistono luci e ombre, aspetti che ci riempiono d’orgoglio e altri che ci sfidano a migliorare. Ma oggi, scegliamo di accendere i riflettori sui punti di forza di un luogo speciale: San Donato di Ninea. Perché c’è una bellezza silenziosa che non sempre finisce sulle prime pagine, ma che chi ama questo paese sente nel profondo del cuore.

Un tempo, San Donato era vivo e brulicante di gente, con più di 4.000 abitanti. I vicoli risuonavano di voci e risate, i campi profumavano di lavoro e dignità, le famiglie costruivano il proprio domani con semplicità e fierezza. Poi, la vita – com’è suo solito – ha preso strade diverse. Molti sono partiti, spinti dalla necessità di dare un futuro alle loro famiglie. Sono andati lontano, con la nostalgia sulle spalle ma la speranza nel cuore.

Come tanti paesi del Sud Italia, anche San Donato ha vissuto il peso della mancanza di lavoro. Se ci fossero state occasioni per tutti, nessuno avrebbe lasciato i colori del paese, le tradizioni, i volti amici. Ma chi è andato via, non ha mai reciso il legame con la propria terra. Anzi, spesso l’ha rafforzato. E quelli che sono rimasti — oggi poco più di mille anime — rappresentano la speranza del futuro, insieme a coloro che ogni anno ritornano, portando nuove energie, nuove storie, nuovo amore.

San Donato non è solo un punto sulla mappa della Calabria. È un intreccio di memoria, identità e semplicità. Le sue strade raccontano storie antiche, i suoi boschi abbracciano chi cerca pace, e i suoi abitanti – genuini e fieri – sono il vero patrimonio del luogo. Qui l’ospitalità non è una formalità, ma un’abitudine, una cultura. I valori umani contano ancora: rispetto, solidarietà, il piacere della condivisione.

In un mondo che spesso corre troppo veloce, San Donato insegna la bellezza della lentezza, del contatto con la natura e con le proprie radici. Non è un paese perfetto – nessun luogo lo è – ma è autentico. E in tempi in cui la verità è un bene raro, questa autenticità vale oro.

L’emigrazione che ha lasciato il segno

L’emigrazione ha trasformato la cultura del Sud, San Donato compreso. Ha creato una memoria collettiva fatta di partenze, ritorni, fotografie ingiallite e racconti davanti al fuoco. Ha insegnato la resilienza, ha rafforzato l’amore per le proprie radici e ha fatto sì che le tradizioni si adattassero, si contaminassero, si rinnovassero. I dialetti si sono mescolati, le feste si sono arricchite di significati, i figli nati altrove hanno imparato a chiamare nonna con accento straniero ma con lo stesso affetto.

E oggi, ci sono giovani che scelgono di restare, o di tornare. Con coraggio, con visione, con amore.

Chi vorrà trovare difetti, li troverà ovunque. Ma io voglio far conoscere e celebrare ciò che mi fa sentire orgoglioso. E se questo non farà piacere a tutti, pazienza. Quando si parla col cuore, la sincerità è la migliore risposta.

San Donato di Ninea non è solo il mio paese: è il mio modo di essere.

Luigi Bisignani 

 

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1 commento

    • Giovanni Benincasa il 19 Giugno 2025 alle 12 h 25 min
    • Rispondi

    Un messaggio scritto con l’amore nel cuore, forse perché l’andare via non è stata una scelta molto semplice. Anche per me l’addio è stato doloroso, ma quella porzione di territorio continua a stare nel mio cuore e i suoi colori, i suoi profumi, il suo verde , le sue estati riarse dal calore del sole, in fondo, per me suonano come carezze d’amore.

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