Luigi Bisignani
Nel lontano Aprile del 2010 il nostro paesano Giuseppe Cordasco(RIP) m’invio questo testo che voglio ripubblicare con molto piacere.
Ritorno di un Emigrante
Il core gli bruciava,
ma era un desìo:
ripercorrere del vecchio borgo le sue vie,
pestar le valli ed i pendìi,
dove fanciulletto scorazzando andava
con due fichi secchi tra le mani.
Ed è tornato
lindo ed adornato,
coi segni delle fatiche e dell’etate:
lento e greve il passo,
dorsale curvato,
il capo imbiancato,
il volto da rughe solcato.
E’ tornato !
e quando da lontano,
un barlume quel mattino
rendeva alcune case tra le rocce incastonate
e la potenza della chiesa Madre,
dal fuoco e dalle fiamme
il cor suo si è liberato.
E’ tornato!
ma al limitar del luogo ricordato,
da rivisitar sempre agognato,
scorge sol due muri di pietra denudata
contornati da case abbandonate
e muto il vicinato.
Eran le mura della casa ov’era nato,
era il vicinato tanto amato,
quello dei giochi e delle serenate,
erano le cose un dì lasciate,
senza canto e con gli occhi da lacrime gonfiati.
E’ tornato,
ma nulla di allora ei ha ritrovato,
neanche quella pietra dalle sue lacrime bagnate!
Tempo crudele,
tu corri sempre , non ti fermi mai,
e per le segrete vie vai lontano!
Non odi il pianto,
sfuggi ai richiami,
uccidi il corpo, ma non la sua anima!
Da“Le mie memorie”
Giuseppe CORDASCO
1 commento
Brano suggestivo ,evocativo e struggente che percorre emotivamente e realmente tappe della vita di ogni emigrante : quando parte e quando fa ritorno.
È vero: tutto è cambiato. Ma indelebili ,formanti e belli sono i miei ricordi al punto da farmi sentire sempre una donna sandonatese forte, con il desiderio di rivedere il mio caro e generoso paese.