Saverio Bisignani (Ziu Saminu)

Luigi Bisignani

Con questo piccolo scritto  vorrei rendere omaggio al mio MITICO   zio conosciuto da tutti con il soprannome di

Ziu Saminu Bisignani


Mio zio  “Saminu ” (Saverio Bisignani) é nato a San Donato di Ninea il 13 ottobre 1913 si sposò a 26 anni con la Zia” Maria Iannuzzi” il 16 Dicembre 1939, hanno avuto due figli, Angelina e Settimio.


Questa foto mi sta molto a cuore, questo personaggio, per me, é l’uomo veramente più mitico del paese di San Donato di Ninea. La foto rappresenta qualcosa di straordinario per i tempi di oggi, ma non era una rivoluzione per quei tempi, la data esatta non la conosco, ma dovrebbe essere nel 1954-55, non di più; mi fa piacere che molte sono le testimonianze arrivate dopo aver visto questa foto.

Mio zio era eccezzionale, sempre in anticipo sui tempi, per esempio, fu il primo ad avere i capelli lunghi, prima del 1968. Dovete immagginare che quando era a corto d’idee prendeva l’aereo, andava in America per vedere cosa si faceva laggiù ed importava nuove idee, come il « Buffet ».

In quei tempi, la tradizione dell’uccisione del maiale era in tutte le famiglie e lui faceva recuperare tutti i « peli » del maiale ucciso e li vendeva per far i pennelli, creò la prima coperativa delle casatagne; aveva capito che le nostre castagne erano ottime, allora li comperava dai nostri paesani. Si vedevano arrivare molti camion per venire a prendere le castagne di San Donato.

Chi ha dimenticato il famoso gelato di « Ziu Saminu ? » Ebbene, anche questo fu rivoluzionario; faceva lui stesso il gelato, girava il paese con una carrozella e coloro che non potevano pagarsi il gelato gli chiedeva un pezzo di legno…(come si vede sulla foto) che poi lui vendeva, che immaginazione. Quando era il momento delle angurie, faceva venire numerosi camion, li faceva scaricare e poi dava per mancia un’anguria o un panino – che bei tempi -. Non so se ricorderete, ma un giorno fece anche arrivare un camion con un balenotto che era arrivato mezzo morto al mare, lo comprò, lo porto al paese e lo vendette a tutti in paese improvvisandosi pescatore, macellaio; ma quale mestiere non ha toccato ?  Tutto! Quello che toccava, diventava oro.

 

Questo era mio ZIO SAMINU, uomo nato con il senso del commercio, uomo dalla grande  intelligenza, generoso, coraggioso, innovatore in tutti i campi. Era l’uomo da cui tutto ci si poteva aspettare.

Resterà per sempre nella mia memoria e in quella dei paesani che lo hanno conosciuto.

Piccolo aneddoto inviatomi dall’amico Pino Arturi :

Vi  voglio raccontare un piccolo aneddoto  per farci due risate:
” Partiamo di mattina direzione Malito, col furgone stracarico di polli. Niente di straordinario, ma…di straordinario c’era la grandezza smisurata dei polli, e tutti spenati sul dorso, (perché non entravano nelle gabbie). Per farla breve, il primo giorno San Donato-Malito e ritorno ne avevamo vendute un bel numero. L’indomani abbiamo fatto lo stesso tragitto, e man mano che ci si avvicinava a Malito, quelli che avevano acquistato i polli si lamentavano ch i polli non si cuocevano tanto erano “duri”. E “compà Samino con una faccia candida e contrita diceva loro: “PORC….MI SONO DIMENTICATO DI DIRVI CHE PRIMA DI UCCIDERE IL POLLO DOVETE FARGLI INCOLLARE UN BICCHIERINO DI LIQUORE FORTE COSI LA CARNE DIVIENE TENERA COME IL BURRO”. E così siamo riusciti a vendere tutti gli altri polli rimasti. (Una cosa positiva c’era,,,,”quei poveri polli erano talmente ubriachi che non si accorgevano nemmeno di morire. Quando l’ho raccontato agli amici al paese si sbellicavano dalle risate. … a ricordo di tanti amici Sandonatesi.

Luigi Bisignani

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1 commento

    • Franco iannuzzi il 27 Aprile 2018 alle 9 h 06 min
    • Rispondi

    Ho un felice ricordo di l zio Sami non pagava mai le bollette se non erano scadute pero poi pagava la multae diceva che se non aveva debiti non poteva dormire la notte

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