Luigi Gigiotto Bisignani
I “Turdilluni Sandunatesi” (detti anche turdiddri, tardiddi, turdilli) sono un tipico dolce natalizio della Calabria, in particolare dell’area cosentina.
⭐ Che cosa sono?
Sono gnocchetti fritti a base di farina, vino cotto o mosto, olio e spezie, poi ricoperti di miele (spesso miele di fichi o millefiori).
Hanno una forma piccola, rigata, ottenuta arrotolando l’impasto sul cestino o sui rebbi di una forchetta.
Ingredienti tipici
• Farina
• Olio (o strutto, nelle versioni più antiche)
• Vino rosso o mosto cotto
• Zucchero
• Cannella o altre spezie
• Miele per la glassatura
Come si preparano (in breve)
1. Si prepara un impasto caldo con olio bollente versato sulla farina, più vino o mosto.
2. Si lavorano piccoli pezzi e si rigano.
3. Si friggono in olio caldo fino a doratura.
4. Si tuffano nel miele sciolto e aromatizzato.
5. Si lasciano asciugare e si servono.
Principalmente a Natale, spesso presenti nelle tavole calabresi accanto a scalille/scaliddre, nepità, pignolata e altri dolci tradizionali.
Ricetta versione moderna:
Ricetta
Tempo di preparazione: 60′
Livello di difficoltà: 5PreparazioneIngredienti
1 bicchiere di vino
1 bicchiere di olio
1/2 bicchiere di acqua
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino di vaniglia 1 arancia olio e strutto per friggere farina,
miele e confettini colorati
Preparazione
Fate bollire l’olio, il vino e l’acqua poi versateli in una terrina e
lasciateli intiepidire.
Uniteci gli aromi e la buccia grattugiata dell’arancia, mescolate e
versateci dentro tanta farina quanto basta per ottenere un impasto
consistente.
Lavoratelo bene, lasciatelo riposare per una mezz’ora.
Riprendete la pasta e staccatene dei pezzettini, lavorateli un poco sulla
spianatoia e formate dei bastoncini della grandezza di un dito.
Passateli sopra il taglierino degli gnocchi e friggeteli in abbondante olio
e strutto.
In un tegame mettete abbondante miele, fatelo scaldare e tuffateci i
cannariculi, rigirateli, levateli e posateli su un vassoio.
Cospargeteli con confettini colorati e serviteli.
Turdilluni i Santu Dunatu
Turdilluni sandunatisi (detti anche turdiddri, tardiddi, Turdilli) sono un tipico dolce natalizio della Calabria, in particolare dell’area cosentina.
Sono gnocchetti fritti a base di farina, vino cotto o mosto, olio e spezie, poi ricoperti di miele (spesso miele di fichi o millefiori).
Hanno una forma piccola, rigata, ottenuta arrotolando l’impasto sul cestino o sui rebbi di una forchetta.
Origine e tradizione
• I Turdilluni (detti anche turdiddri, crustuli, cannaricoli giallozaffer…) sono un dolce antico della tradizione calabrese, preparato soprattutto nel periodo di Natale.
• Ogni famiglia custodisce la propria variante: c’è chi usa il vermouth, chi il vino moscato, chi il miele di fichi o quello d’arancio agricolaconf….
• La loro forma ricorda quella degli gnocchi, ma il gusto è completamente diverso: speziato, croccante fuori e morbido dentro
Ingredienti tipici
• Farina
• Vino o vermouth (spesso moscato o vermouth bianco)
• Zeste d’arancia e/o succo
• Cannella e chiodi di garofano per il profumo
• Olio d’oliva nell’impasto e olio di semi per la frittura
• Miele (tradizionalmente di fichi, scuro e intenso) per la glassatura Plumeti +1
• Confettini colorati per la decorazione festiva
Preparazione
1. Si impasta la farina con vino (o vermouth), olio, scorza d’arancia e spezie.
2. Si formano dei piccoli cilindri, rigati con la forchetta come gnocchi.
3. Si friggono fino a doratura.
4. Una volta scolati, si tuffano nel miele caldo e si mescolano bene.
5. Si servono decorati con confettini o zuccherini Plumeti +1.
Significato culturale
• I turdilli non sono solo un dolce: sono un rito familiare e comunitario. Prepararli insieme, spesso in grandi quantità, significa condividere la festa e portare avanti la memoria delle nonne.
• In alcune zone della Calabria vengono chiamati anche crustuli o cannaricoli, segno della ricchezza linguistica e culturale della regione giallozaffer….
• Sono simbolo di abbondanza e dolcezza: il miele rappresenta prosperità e augurio per l’anno nuovo.
✨ Curiosità
• Alcune famiglie li aromatizzano con muscat o altri vini dolci locali Plumeti.
• La ricetta varia da paese a paese: a San Donato di Ninea, per esempio, il miele di fichi è spesso protagonista, legando il dolce alla tradizione contadina.
• Sono perfetti da gustare con un bicchiere di vino dolce o un caffè, come pausa conviviale durante le feste Natalizie….
Turdilli calabresi – Ricetta tradizionale
Ingredienti (per circa 6 persone)
• 500 g di farina
• 150 ml di vino moscato o vermouth bianco
• 50 ml di olio d’oliva
• Scorza grattugiata di 1 arancia
• 1 cucchiaino di cannella
• 2 chiodi di garofano pestati (facoltativi)
• Un pizzico di sale
• Olio di semi per friggere
• 250 g di miele (di fichi o d’arancio, secondo tradizione)
• Confettini colorati per decorare—
Preparazione
1. L’impasto della memoria
In una ciotola grande, mescola la farina con il vino, l’olio, la scorza d’arancia e le spezie. Lavora fino a ottenere un impasto morbido ma consistente, che profuma già di festa.
2. Formare i turdilli
Dividi l’impasto in filoncini e taglia piccoli pezzi, proprio come gnocchi. Passali sul dorso della forchetta per dare la tipica rigatura.
3. La frittura dorata
Friggi i turdilli in olio caldo finché diventano dorati e croccanti. Scolali su carta assorbente: il profumo invade la casa, e sembra che il Natale sia già arrivato.
4. Il bagno nel miele
Sciogli il miele in un tegame, immergi i turdilli e mescola delicatamente finché sono avvolti da una glassa lucente.
5. Decorazione festiva
Disponili su un vassoio e cospargili di confettini colorati. Ogni turdillo diventa una piccola stella di dolcezza
✨ Nota poetica
I turdilli non sono solo dolci: sono gesti di comunità. Ogni pezzo porta con sé il calore delle mani che lo hanno preparato, il vino della terra, il miele dei fichi maturati al sole. A San Donato di Ninea, come in tanti paesi della Calabria, sono un rito che unisce famiglie e vicini, un segno di abbondanza e di augurio per l’anno nuovo.
Poesia dei Turdilluni Sandunatisi per Natale
Sotto il cielo d’inverno che brilla,
nasce il profumo dei dolci: i turdilli in fila.
Dorati e caldi, nell’olio che canta,
la casa si riempie, la gioia si vanta.
Con miele che cola, lucente tesoro,
raccontano storie di tempo e decoro.
Ogni morso è un canto, un ricordo che sale,
è festa di cuore, è Natale speciale.
Tra mani pazienti, tra risa e segreti,
si intrecciano usanze, si rinnovano i lieti.
San Donato li dona, Calabria li culla,
la tavola splende, la vita si annulla.
E mentre la neve accarezza il paese,
i turdilli brillano come un cortese.
Dolcezza che unisce, memoria che vale,
un bacio d’amore al Natale immortale.
Luigi Gigiotto Bisignani






