Luigi Gigiotto Bisignani
San Donato di Ninea Nivembre 2025
U CIUCCIU: L’ASINO,IL CUORE UMILE DI SAN DONATO DI NINEA

Un tempo, tra i vicoli stretti e le campagne assolate di San Donato di Ninea, risuonava il passo lento e regolare dell’asino, chiamato “Ciucciu”. Non era soltanto un animale da lavoro: era il compagno fedele di ogni famiglia, il custode silenzioso di un mondo semplice e autentico.
Per secoli ha portato sulle spalle il peso della nostra civiltà contadina:
• arava i campi con pazienza
• faceva girare le macine nei frantoi
• trasportava legna dai boschi e ceste di uva e olive dai pendii
• percorreva mulattiere e stradine dove nessun altro mezzo poteva passare
U ciucciu era forza e dolcezza insieme. Con il suo sguardo mansueto insegnava la resistenza, con il suo passo lento insegnava la misura del tempo. Non era un semplice animale: era parte della famiglia, spesso più prezioso di qualsiasi bene materiale.
La sua presenza ha accompagnato generazioni fino agli anni ’80, quando il rumore dei motori ha sostituito il ritmo degli zoccoli. Da allora, u ciucciu è quasi scomparso, lasciando dietro di sé un silenzio che sa di nostalgia.
Oggi gli asinelli rimasti sono pochi, ma la loro memoria continua a vivere nei racconti degli anziani, nelle canzoni popolari e nel cuore di chi riconosce in loro il simbolo di San Donato di Ninea che non vuole morire.

Ricordare l’asino significa ricordare la nostra identità: la dignità del lavoro, la bellezza della semplicità, la forza della pazienza. È un invito a non dimenticare le radici, perché senza di esse nessun futuro può davvero fiorire.
Luigi Gigiotto Bisignani


1 commento
Autore
Questo testo rende un omaggio delicato e intenso a u ciucciu, restituendogli il ruolo che realmente ha avuto nella storia di San Donato di Ninea: non un semplice animale da lavoro, ma un compagno di vita, una presenza umile e instancabile che ha accompagnato generazioni. La descrizione è ricca di nostalgia e rispetto, e riesce a far rivivere un tempo in cui la lentezza, la pazienza e la semplicità erano valori profondi. Ricordare l’asino, come il testo suggerisce, significa ricordare ciò che siamo stati e ciò che continua a darci identità: un messaggio prezioso, capace di toccare il cuore.