Luigi Bisignani
San Donato di Ninea 10 Settembre 2025
La Scuola Serale di San Donato di Ninea negli Anni ’60 e ’70
️ La Scuola Serale di San Donato di Ninea negli Anni ’60 e ’70: Un Faro di Speranza per Chi Aveva Interrotto gli Studi
Negli anni ’60 e ’70, San Donato di Ninea, piccolo borgo incastonato tra le montagne della Calabria, fu teatro di una silenziosa ma significativa rivoluzione culturale: la nascita e lo sviluppo della scuola serale. In un’Italia che stava lentamente uscendo dalle difficoltà del dopoguerra, l’istruzione diventava sempre più un diritto da estendere a tutti, anche a chi, per necessità economiche o sociali, aveva dovuto abbandonare gli studi in giovane età.
Un’Aula per Ricominciare
La scuola serale di San Donato di Ninea accoglieva uomini e donne di ogni età, spesso contadini, artigiani, madri di famiglia, che dopo una giornata di lavoro si sedevano nei banchi per imparare a leggere, scrivere, fare di conto. Era un luogo di riscatto, dove la voglia di sapere superava la fatica e il sonno. Le aule, spesso ricavate in edifici comunali o parrocchiali, erano semplici ma cariche di entusiasmo e determinazione.
Le lezioni iniziavano al calar del sole. Dopo una giornata nei campi o tra le mura domestiche, uomini e donne si sedevano nei banchi con occhi stanchi ma pieni di speranza. Le aule erano spesso fredde, illuminate da lampadine fioche, ma il calore umano che vi si respirava era palpabile. Non c’erano lavagne digitali né riscaldamenti, ma c’era la voglia di imparare, di riscattarsi, di costruire un futuro diverso.
Maestri di Vita
Gli insegnanti, spesso volontari o giovani diplomati, non erano solo educatori: erano mentori, confidenti, e testimoni di un cambiamento sociale. Con pazienza e dedizione, adattavano i programmi scolastici alle esigenze degli adulti, valorizzando le esperienze di vita come parte integrante dell’apprendimento.
Gli insegnanti erano giovani idealisti, spesso appena diplomati, che vedevano nell’educazione una missione. Alcuni venivano da Cosenza o da paesi vicini, affrontando viaggi lunghi per poter insegnare. Non si limitavano alla grammatica o alla matematica: parlavano di diritti, di cittadinanza, di dignità. Erano seminatori di consapevolezza, e i loro semi hanno germogliato nel cuore di molti.
Un Archivio di Memoria
Come testimonia l’immagine storica dell’“Archivio Storico Sandonatese – Luigi Bisignani”, le donne erano protagoniste silenziose di questa rinascita culturale. Sedute fianco a fianco, con quaderni e penne, rappresentavano una generazione che non si era arresa all’analfabetismo. La scuola serale fu anche un luogo di socializzazione, dove si creavano legami e si costruiva una nuova identità collettiva.
L’Eredità
Oggi, quella esperienza rimane impressa nella memoria di chi l’ha vissuta e nei documenti storici del paese. La scuola serale di San Donato di Ninea non fu solo un’opportunità educativa, ma un simbolo di dignità, emancipazione e speranza. In un’epoca in cui l’accesso all’istruzione era ancora una conquista, essa rappresentò un passo decisivo verso una società più equa e consapevole.
️ Testimonianze ,come si sa a San Donato é difficilissimo averne(tutti sanno ma nessuno parla), ma ne abbiamo avuto solo due :
“Avevo 42 anni quando ho preso in mano il mio primo quaderno,” avrebbe potuto raccontare Maria, madre di cinque figli. “Scrivere il mio nome senza aiuto è stato come rinascere.”
“Mio padre mi diceva che studiare era tempo perso,” avrebbe detto Giovanni, ex bracciante. “Ma quando ho letto il mio primo libro, ho capito che il mondo era più grande di quanto pensassi.”
Un Patrimonio da Conservare
L’immagine dell’Archivio Storico Sandonatese, che ritrae donne sedute in aula con quaderni aperti, è una testimonianza preziosa. Ogni volto racconta una storia di sacrificio e determinazione. Queste fotografie non sono solo documenti: sono specchi di un’epoca in cui l’istruzione era un atto di coraggio.
L’Eredità Oggi
La scuola serale di San Donato di Ninea ha lasciato un’eredità profonda. Molti di quei “studenti adulti” sono diventati cittadini più consapevoli, genitori più istruiti, lavoratori più competenti. Alcuni hanno persino continuato gli studi, dimostrando che non è mai troppo tardi per imparare.
di Luigi Bisignani (Gigiotto)


