Luigi Bisignani
San Donato di Ninea 17 Ottobre 2025
San Donato di Ninea, il paese dove i fagioli cuociono ancora nella pignata
Nel borgo calabrese ai piedi del Pollino sopravvive una tradizione antica: la cottura lenta dei fagioli nella pignata, simbolo di pazienza e cultura contadina.
di Luigi Bisignani-Gigiotto
Tra le montagne del Pollino, a San Donato di Ninea, il tempo scorre ancora al ritmo lento del fuoco e della tradizione. In questo suggestivo borgo calabrese, la pignata — l’antico recipiente in terracotta usato per cucinare — continua a essere protagonista delle cucine domestiche e delle feste popolari.
Un sapere che nasce dal fuoco
Realizzata in argilla refrattaria, la pignata è un capolavoro di artigianato che resiste alle alte temperature del fuoco vivo. La sua forma panciuta e i due manici laterali consentono una cottura uniforme e dolce, perfetta per i piatti della tradizione locale. A San Donato di Ninea, questo antico strumento non è un semplice utensile da cucina, ma un simbolo identitario, tramandato di generazione in generazione.
I fagioli di San Donato: un’eccellenza locale
Tra le specialità del paese spiccano i celebri fagioli di San Donato, piccoli, teneri e dal sapore intenso. La loro buccia sottile e la consistenza cremosa li rendono ideali per la cottura nella pignata, che esalta ogni profumo e conserva intatte le proprietà del legume.
La ricetta tradizionale prevede una lenta cottura con pomodoro, cipolla, alloro e un filo d’olio extravergine d’oliva, rigorosamente locale. Il risultato è un piatto semplice ma ricco di gusto, capace di raccontare l’anima di un territorio.
Il rito della lentezza
A San Donato, cucinare nella pignata è un rito collettivo. Durante le feste patronali e le sagre, le famiglie accendono il fuoco all’aperto, sistemano la pignata tra i tizzoni e aspettano, con pazienza, che la magia avvenga. Il profumo che si diffonde tra i vicoli del borgo è un richiamo irresistibile alla convivialità e alla memoria.
Una tradizione che guarda avanti
Negli ultimi anni la pignata e i fagioli di San Donato di Ninea sono diventati anche motivo di attrazione turistica. Visitatori e curiosi arrivano da tutta la regione per assistere alla cottura tradizionale e degustare i piatti tipici del Pollino.
Un modo per riscoprire non solo i sapori autentici, ma anche il valore del tempo, della manualità e della semplicità.
San Donato di Ninea custodisce così una tradizione che resiste al tempo, ricordando che il segreto della buona cucina non sta nella velocità, ma nella cura, nel fuoco e nella memoria di chi sa aspettare.


