Luigi Bisignani
San Donato di Ninea 22 Settembre 2025
️ La Cappella del Pantano: Scrigno di Fede e Memoria a San Donato di Ninea
Nel cuore silenzioso della località Pantano, immersa tra le pietre antiche e il respiro del Pollino, sorge la Cappella di San Donato V.M., un luogo che custodisce secoli di spiritualità, arte e storia. Edificata intorno al 1704 e ampliata nel 1893, questa chiesa rurale è molto più di un edificio sacro: è una testimonianza viva della devozione sandonatese e della stratificazione culturale che ha attraversato il territorio.
️ Architettura e accesso
La cappella si presenta con una struttura a due navate, semplice e austera, ma ricca di dettagli che parlano al cuore. L’ingresso, posto sul lato sud-ovest, è preceduto da una breve gradinata semicircolare scolpita nella roccia viva, come se la terra stessa volesse accompagnare il pellegrino. Tre nicchie ad arco sovrastano il portale, e al centro troneggia la statua lignea di San Donato, protettore e guida del popolo.
Gli affreschi ritrovati: un viaggio nel tempo
Durante i lavori di restauro, con sorpresa e commozione, sono emersi affreschi di straordinario valore, appartenenti a epoche diverse. Il primo strato, il più antico, risale al IX-X secolo ed è attribuito alla tradizione bizantina o longobarda. Qui si riconoscono le figure di San Nicola, San Pietro e San Giovanni, dipinti con tratti solenni e spirituali, immersi in un’aura di sacralità arcaica.
Il secondo strato, di epoca normanna, testimonia la progressiva latinizzazione del culto e dell’arte religiosa. Gli affreschi più recenti, databili al XII-XIII secolo e posti all’ingresso della cappella, raffigurano San Leonardo con il pastorale e la catena, Sant’Antonio Abate, San Cirillo e San Metodio. Sulla parete superiore, la Dormitio Virginis domina la scena con una dolcezza mistica, evocando il passaggio della Vergine alla gloria celeste.
La facciata e il campanile
All’esterno, la facciata in pietra è sormontata da un piccolo campanile che veglia sul paesaggio circostante. Le pietre, irregolari e vissute, raccontano il tempo con dignità. A sinistra del portale, una nicchia ospita un’immagine sacra incastonata nel muro, mentre il cielo calabrese fa da cornice a questo angolo di eternità.
Un tocco d’oltreoceano e l’omaggio pittorico
Agli inizi del Novecento, alcuni americani originari di San Donato contribuirono ad abbellire la cappella, segno di un legame che supera le distanze. Nel 1986, un dipinto celebrativo raffigurò San Donato in gloria sul paese, un’immagine potente che unisce fede, identità e speranza.
Questa cappella non è solo un luogo di culto, ma un punto d’incontro tra passato e presente, tra terra e cielo. Ogni pietra, ogni affresco, ogni gradino racconta una storia che merita di essere ascoltata, custodita e tramandata.
Gigiotto Bisignani





