Due Mari e 35 Vette in 16 giorni

La redazione & Tina Zaccato

Una giornata indimenticabile , 30 giugno 2012 , Zaccato Nicola : conquista  Due Mari e 35 Vette in 16 giorni

 Ce l’ha fatta, Nicola Zaccato, a compiere la sua Impresa “Due mari 35 vette “.

Nicola Zaccato è stato il vero grande protagonista di questo evento, che lo ha visto sia come organizzatore dello studio dei percorsi, sia  come “ temerario trekker ” portando a termine con successo il trekking dei “Due Mari 35 vette 2012 “

Il percorso trekking “Due Mari 35 vette 2012 “ ha visto Nicola Zaccato affrontare un favoloso  cammino, dai contorni avventurosi attraversando le montagne della Calabria. E’ partito giorno 15 Giugno 2012  dalle spiagge di Belvedere Marittimo sul Mar Tirreno ed ha portato a termine la sua meravigliosa avventura festeggiandone la conclusione sulla spiaggia di Sibari, Lido Airone nel Comune di Cassano sullo Jonio .

Durante questi 16 giorni di cammino, ha attraversato i monti dell’Orsomarso e del Pollino, snodandosi attraverso alcuni paesaggi naturalistici tra i più incantevoli, variegati ed incontaminati del Parco Nazionale del Pollino, facendo varie tappe tra Santuari , Paesi, e scalando 35 vette, le più importanti del Parco Nazionale del Pollino, il Parco più grande d’Italia. Ha dovuto affrontare un percorso di oltre 300 km e scalare ben 35 vette di cui ben cinque oltre i 2000 metri, con un dislivello complessivo di oltre 38.000 metri e tutto questo in soli 16 giorni.

Non sono mancate le difficoltà, racconta Nicola Zaccato, il caldo non è mai mancato ed è stato l’clemente costante  lungo tutto il percorso, tanto da mettere a dura prova sia lui che i suoi compagni di viaggio che lo hanno sostenuto. Nell’espletarsi di questo straordinario cammino ha avuto modo di venire a contatto con quella realtà del nostro Parco di cui si parla e si legge sui giornali ma che raramente regala quelli che lui definisce “incontri rari e privilegiati”:  esemplari di animali come i caprioli, branchi di cinghiali, serpenti  ed un paio di vipere … !!! La natura lo ha fatto sentire parte integrante delle sue bellezza,  offrendo scenari indimenticabili, sia sulle 35 vette, che lungo le ripide discese nei boschi incontaminati delle nostre poco conosciute montagne Calabresi.

Tutto ha inizio il Venerdì 15 giugno 2012, quando Nicola Zaccato, grande appassionato escursionista originario di Morano Calabro, insieme ai famigliari ed amici, ha raggiunto Belvedere Marittimo. Ad accoglierlo l’assessore Vincevo Cristofaro del Comune di Belvedere, Mario Capano con l’associazione  “Amici della montagna” dello stesso Comune, Francesca Imperi di Sport Vagando, gli amici venuti da Frascineto , Sant’Agata d’Esaro , Grisolia e Verbicaro, amanti della montagna e del trekking ed uniti da questa unica passione.  Numerosi gli appassionati e partecipanti, che si sono uniti a lui per seguirlo in  questa avventura e altrettanto numerosi sono stati i curiosi presenti ad assistere a tutto quello che stava succedendo sul lungomare di Belvedere Marittimo. Quella che è la realizzazione di un’impresa di questa portata, anche se a volte non ci si pensa, comincia da uno studio dei percorsi, del territorio, delle vette e dei conteggi, che avviene prima su carta e poi trova atto pratico nelle numerose e singole prove che precedono il lavoro finito dell’impresa. Nicola Zaccato ha lavorato molto sullo studio dei percorsi calcolando i tempi di percorrenza ed approntando con cura certosina la logistica. Una volta preparato i bastoncini telescopici offerti della GABEL, che lo hanno accompagnato per tutto il trekking ; ha dato il via alla ciclopica impresa del trekking dei due mari 35 vette 2012 inaugurandone la partenza con il rituale bagno nel mar Tirreno sulla spiaggia di capo Tirone di Belvedere Marittimo. L’emozione e la commozione risaltano negli occhi del nostro protagonista, che si mostra mentalmente molto concentrato, pronto e sicuro di farcela.

Zaccato ed amici, dopo aver fatto una breve sosta alla chiesa del Rosario, al Calvario di Belvedere Marittimo ed al convento di San Daniele dove sono custodite le reliquie di San Valentino, sono stati accolti ed ospitati per il pranzo dai frati francescani. La prima tappa termina camminando sull’asfalto per salire fino a Trifari posto ai piedi di monte la Caccia. Nella prima notte sono ospiti per la cena e il pernotto nella fattoria di Biagio Liporace maestro di organetto, che li allieta i suoi ospiti e la serata  con alcuni brani musicali. Nei giorni successivi hanno avuto modo di confrontarsi con la natura e con il suo suggestivo fascino, proprio come al “Campo“, quando hanno dormito dove la natura regna in tutto il suo rigoglioso splendore, e cullandoli nella notte sotto un cielo stellato, nella serena pace in compagnia di un concerto sinfonico di uccelli notturni e dei campanacci delle mucche che pascolavano nella notte .

Le difficoltà e la stanchezza non sono mancate, i momenti davvero difficili resteranno scolpiti  come quando si è dovuto scalare il Cozzo del Pellegrino, che troneggiava d’avanti a loro e le forze venivano a mancare, le gambe i piedi bollivano dentro gli scarponi, ma una grande forza di volontà e concentrazione si è rivelata indispensabile in quei momenti, così si è potuto arrivare in vetta a 1987 m. la più alta dell’Orsomarso e godere della visione di una mandria di cinghiali al pascolo lontani nella vallata.

Non sono mancati i momenti di partecipazione ed incontri in questa incredibile avventura come quando, gli amici della promozione turistica e il Sindaco del Comune di Saracena che a Piano di Novacco hanno accolto Nicola  e allietato il lungo cammino con un rinfresco e un buffet. A Novacco c’è stato anche l’incontro istruttivo con scolaresche che trascorrevano una giornata a contatto con la natura, ma per i nostri trekkers la giornata proseguiva con altre 4 ore di cammino; la scalata a monte Caramolo.

Altro momento topico del “ trekking dei due mari 35 vette ” è stato quando si è dovuto salire sul monte Vernita ; una giornata estremamente calda che ha letteralmente stremato Nicola e i partecipanti che al limite delle forze sono riusciti ad arrivare a Campotenese. Altra giornata dura è stata quando si è deciso di salire sul  Timpone della Capanna anticipando il programma di tragitto  e percorrere un costone decisamente ripido ma particolarmente suggestivo e panoramico tra gli straordinari e famosi Pini Loricati . Questa vetta era da scalare il giorno dopo, quindi uno sforzo notevole per la conquista di questa vetta dopo aver già conquistato il Cerviero, Coppola di Paola e timpone Viggianello.

Siamo cosi giunti al 25 giugno, 11° giorno di questo straordinario trekking e le difficoltà per Zaccato ed i suoi amici non sono terminate. Il proseguo del cammino si fa ancor più avvincente risalendo il monte Pollino 2248 m. , camminando sul nevaio e discendere verso la  Sella.  Un ultimo sforzo e finalmente vediamo arrivare i nostri protagonisti  sul tetto del Mezzogiorno,  la Serra del Dolcedorme 2267 m. Altre vette attendono ancora il gruppetto dei trekkers;  il passo del Vascello ed il crinale caratterizzato da irregolari massi di pietra, fino alla risalita sulla Manfriana 1981 m. dove si trovano i “ Misteriosi Blocchi Squadrati” si proseguiva ancora lungo la Cresta dell’Infinito, davvero Infinita per arrivare a Timpa del Principe a  1741 m.  .

All’indomani Zaccato e amici, salgono su Serra delle Ciavole per poi scendere  ai Piani del Pollino, attraversando quello che viene denominato “il cimitero dei Pini Loricati”  di Serra delle Ciavole,  per poi arrivare da “Zio Peppe” il Loricato simbolo del Parco.  Ci si avvia poi verso Serra di Crispo,  2053 m. e successivamente al  “Giardino degli Dei”.

In seguito si sale sulla Falconara e sulla Timpa di San Lorenzo per poi giungere nel caratteristico paese di  San Lorenzo Bellizzi  dove ad accoglierlo c’era il sindaco, per poi  gustare durante la cena, prodotti tipici e vino locale.

Si prosegue poi in discesa verso all’Abisso del Bifurto, un inghiottitoio profondo più di 600 m. per poi raggiungere la meta più ambita;  la conquista della 35° vetta,  il Monte Sellaro.  Questa conquista per  Zaccato rappresenta la realizzazione di un grande sogno, sogno accarezzato per anni ed alla sua realizzazione la gioia è davvero incontenibile, irraccontabile e  si manifesta con l’abbandono in un grande abbraccio con i suoi amici di avventura. Nel contempo, il mar Jonio si avvicina sempre di più.

I momenti di contatto con gli elementi  religiosi più suggestivi della nostra terra, non sono mancati : il santuario del Pettoruto a San Sosti,  immerso nella vegetazione che si affaccia sul fiume Rosa e  a conclusione della 14° tappa il trekking raggiunge il santuario delle Madonna delle Armi a Cerchiara di Calabria, santuario incastonato nelle roccia , luogo simbolo di un popolo e culto di preghiera.

Si prosegue poi verso Cerchiara di Calabria arrivando alla Grotta delle Ninfe, uno stabilimento termale  di acqua sulfurea curativa per la pelle e i reumatismi per poi terminare la tappa a Francavilla Marittima.

Resta così soltanto l’arrivo sulla spiaggia della costa Jonica che si rivelerà una vera passeggiata costeggiando il greto del fiume Raganello tra oleandri , cardi , rosa marina e salvia in fiore. Sebbene l’ultima giornata molto calda, Zaccato ed il suo gruppetto, in particolare Pietro Laitano di Frascineto, che ha percorso 10 tappe, ed Antonio Cavaliere di Grisolia, fedele compagno di avventura che ha percorso insieme a lui tutte le 16 tappe, saltando soltanto la vetta del Caramolo, raggiungono  la spiaggia di Sibari nel  Lido Airone sul mar Jonio . Qui sullo Jonio avviene il  rituale bagno di chiusura, stesso bagno con cui questa grande avventura ha avuto inizio 16 giorni prima a Belvedere Marittimo, sulla costa tirrenica  festeggiando con i  presenti ed i numerosi curiosi che si congratulavano con loro per la realizzazione di questa straordinaria ed avvincente avventura che  il trekking “Due Mari 35 vette “ ha saputo regalare.

Questa grande impresa ha visto il consenso di numerosi Comuni, Associazioni, enti e sponsor come la Gabel, che lo hanno sostenuto nell’impresa offrendogli un valido supporto nella logistica, ma Zaccato mette anche in risalto la grande calorosa ed affettuosa accoglienza che la gente della nostra amata Calabria ha da sempre saputo offrire.

Conclude Zaccato, e’ stata una straordinaria occasione per dormire a contatto della natura, sotto il cielo stellato, in rifugi. Questo trekking è stato un percorso storico, culturale, naturalistico, folcloristico e enogastronomico. Lo scopo di questa iniziativa è stato quello di propagandare e far conoscere questi posti meravigliosi e le nostre Vette, spero che questa mia impresa possa stimolare soprattutto i giovani ad avvicinarsi alla natura, assaporandone i profumi inebrianti che ben sa offrire, e godendone dei meravigliosi ed incantevoli scenari che si possono scrutare dall’alto delle nostre vette calabresi.

I numeri del trekking “ Due Mari 35 vette”

307 km. -16 giorni -185 ore.

Dislivello in salita 18818 m., in discesa 18809 m -Dislivello totale 37627m.

LE 35 VETTE

La Castelluccia, 1295 m Monte Alto 1761 m La Calvia 1910 m Timpone Viggianello 1779 m La Manfriana 1981 m
Monte Cannitello, 1464 m Cozzo Faizzati 1676 m Cozzo del Pellegrino 1987 m Coppola di Paola 1919 m Timpa del Principe 1741 m
Serra la Croce 1420 m Serra Scodellaro 1586 m Cozzo del Mangano 1699 m Timpone della Capanna 1823 m Serra delle Ciavole 2130 m
Monte La Caccia, 1744 m La Muletta 1717 m Monte Caramolo 1827 m Monte Grattaculo 1890 m Serra di Crispo 2053 m
Monte Petricelle, 1758 m La Mula 1935 m Palanuda 1632 m Serra del Prete 2181 m La Falcora 1656 m
Monte Faghitello, 1432 m Serra Paratizzi 1795 m Monte Vernita 1432 m Monte Pollino 2248 m Timpa di San Lorenzo 1652 m
La Montea, 1825 m Cozzo di valle Scura 1824 m Monte Cerviero 1443 m Serra Dolcedorme 2267 m Monte Sellaro 1439 m

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2 commenti

  1. Altro che calciatori super pagati
    questo é un campione nel vero senso della parola…
    una sola parolae “Bravissimo “Nicola a te e tutta l’equipe !!!

    • Giovanni Benincasa il 20 Luglio 2012 alle 20 h 15 min
    • Rispondi

    Si! I complimenti più sentiti, all’organizzatore partecipante e a tutti coloro che hanno partecipato e resa possibile l’impresa. Giovanni

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