Dopo La XXI Sagra,San Donato in Francia

Da “San Donato di Ninea in Francia…la redazione

Dopo la XXI edizione della Sagra ,restando sulla stessa dinamica della riuscita,il nostro paese farà conoscere la nostra castagna ed i suoi derivati ,il 10 ed 11 dicembre in Francia …una dinamica che deve durare e in tutti i paesi dove si trovano i nostri compaesani sparsi nel mondo,una piccola e simile iniziativa farà conoscere il nostro paese al mondo intero …

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6 commenti

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    • Francesco il 27 Novembre 2011 alle 8 h 53 min
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    Gran bella cosa la partecipazione delle nostre istituzioni e aziende in Francia.Credo però che prima andrebbe migliorata e di tanto la ricettività nel nostro paese.Giusto e sacrosanto pubblicizzare il nostro paese (ottimo inizio), ma un passo importante dovrebbe essere creare (da parte di istituzioni e non ultimo i PRIVATI) posti letto. Va benissimo, e vanno ringraziati i titolari del B&B “LA MULA” Francesca Borrelli e l’affitta camere di Alfonso OTTATO ma serve di più. Servono più iniziative di questo genere.Non possiamo continuare a far guadagnare gli imprenditori di Altomonte, anche se dobbiamo ammirare i PRIVATI che ad Altomonte hanno investito in queste attività.Non mi riferisco solo ai soliti noti ma anche ai piccoli imprenditori (o singole famiglie) che hanno avviato diverse realtà di B&B, Agriturismi con posti letto etc. Come Associazione Amici della Musica spesso ci capita di provare ad organizzare ritrovi bandistici o altre manifestazioni simili (gemellaggi vari)ma la domanda che ricorre soventemente è”Dove li mandiamo ad alloggiare??”.Spero possa essere una critica costruttiva anche perchè a San Donato sono molte le abitazioni (palazzi) lasciati al degrado dove poter far sorgere attività di questo genere..

    • alfonso OTTATO il 30 Novembre 2011 alle 6 h 56 min
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    Eppur si muove

    Un caloroso benvenuto agli amici del gruppo C.A.I.(Cleb Alpino Italiano) di Castellammare di Stabia, a San Donato Ninea dal 8 dicembre al 11 dicembre. Per l’escursione saranno interessate le zone del Monte Mula e Cozzo Pellegrino, imbocca al lupo.

    Alfonso OTTATO

    • Giovanni Benincasa il 30 Novembre 2011 alle 23 h 16 min
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    Sig. Francesco, le Istituzione devono aprire la strada e facilitare l’avvio di attività sul territorio, ma chi deve investire sono i privati. Le istituzioni maneggiano i nostri soldi che per lo più sono i proventi delle tasse che gli onesti pagano e con quei soldi possono fare determinate cose, altrimenti sconfiniamo nei regimi di vecchia memoria. Quei palazzi o case che stanno degradando penso che siano generalmente proprietà privata. Possibile che i proprietari non possano investire, è più redditizio farle crollare? Il Sig. Ottato, credo stia gia investendo nel settore.
    Saluti! Giovanni

    • Francesco il 2 Dicembre 2011 alle 15 h 07 min
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    Buongiorno sig. Benincasa,come già mensionato nella mia critica del tutto costruttiva, sono pienamente consapevole che oggi più che mai, visto l’azzeramento dei trasferimenti verso i Comuni, sono i PRIVATI i soli che possono cambiar passo allo sviluppo di comunità come la nostra.Infatti mi riferivo allo sfruttamento dei numerosi palazzi fatiscenti lasciati nel degrado più assoluto da parte dei PRIVATI sensibilizzandoli ad investire per il loro bene,per il bene del paese e per non far si che un bene come una casa possa diventare un dormitorio per gli animali, oppure a vendere le proprietà affinchè possano trasformarsi da case fatiscenti ad Alberghi, B&B,musei,trattorie etc.
    Mi permetto di dire questo poichè in Agosto discutendo con due Sandonatese mi sottolineavano uno il fatto che non era riuscito a trovare un locale dovre aprire un’attività per la resistenza dei proprietari (probabilmente perchè i locali non risultavano registrati al catasto),la seconda persona che doveva aprire un’attività di ristorazione in uno dei PALAZZI da me mensionati dopo aver avuto il consenso verbale dei proprietari, e dopo aver fatto preventivi per l’arredamento ha ricevuto una telefonata dai propietari i quali gli riferivano che non erano più intenzionati a fittarlo.Sottoline infine che il palazzo in questione ad oggi risulta non abitato, o meglio abitato da gatti,cani ed animali vari.,, Per ciò che attiene le istituzioni dovrebbero fare in modo che queste cose non accadano più, si chiederà come?Facendo dei controlli ad esempio sui locali/garage/ per vedere se sono registrati regolarmente al catasto,obbligando i proprietari di case pericolanti o fatiscenti a ristrutturare o vendere inviando controlli sanitari,vigili etc. Questo perchè se un locale è in regola porta dei vantggi al proprietario fittarlo diversamente non conviene.
    Bisogna far capire alla gente che serve l’aiuto di tutti per uno straordinario sviluppo locale.Infine le istituzioni dovrebbero aprire un canale di dialogo con i professionisti,imprenditori,personalità locali anche e soprattutto con quelli che hanno lasciato san donato molti anni fa e che hanno fatto fortune altrove affinchè si possa insieme fare in modo che lo sviluppo sia realtà e non solo parole…A ME PERONALMENTE PIACE SOGNARE E CREDERE ALLE FAVOLE……..IO ALLO SVILUPPO DI SAN DONATO CI CREDO…

    • tripudio il 12 Dicembre 2011 alle 8 h 10 min
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    Gran bella notizia il viaggio fatto in Francia per far conoscere i prodotti Sandonatesi – mi specificate di che prodotti si tratta?. cosa hanno portato i Sandonatesi in Francia per farlo conoscere al mondo!!! e sopratutto di chi è stata questa geniale idea di mandare una nostra rappresentanza e sopratutto a spese di chi!!!??? comunque spendere soldi per andare in Francia solo per far conoscere le castagne e i loro derivati, fra l’altro neppure di produzione Sandonatese, mi sembra un po troppo. e da quì che voglio dare merito all’organizzatore della sagra, io c’ero molti che fanno i belli con il fondoschiena altrui, non c’erano

    • Giovanni Benincasa il 12 Dicembre 2011 alle 18 h 06 min
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    Salve Sig Francesco, mi sono accorto adesso del suo intervento e concordo in tutto con Lei. Si, serve molto rinnovamento a San Donato, inteso come ristrutturazione. Nel mese di agosto cono stato su per un paio di giorni e ho fatto un giro per il paese ed ho notato che c’è da fare molto sia nel privato che nel pubblico. Dal mio punto di vista, ormai il paese non può più contenere tutti quegli abitanti che vi trovavano alloggio fino agli anni 70, quindi, con mezzi appropriati si potrebbe realizzare un bel centreo storico abitabile per circa 1500 anime e per tante attività turistiche. Insomma volendo e potendo si può fare molto per ripartire. Saluti! Giovanni

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