LA MIA VENTUNESIMA FESTA D’AUTUNNO – COMMENTI E SPERANZE.

Di Giovanni Benincasa

Voglio aprire questo mio piccolo “componimento” con l’immagine del Tricolore Nazionale, così ben rappresentato da questa composizione floreale, posta all’ingresso di uno degli edifici del complesso scolastico in contrada cutura. Credo, connesso con l’importante manifestazione d’apertura della ventunesima festa d’autunno, che è stata la scopertura della simbolo della lotta contro ogni forma di mafia e che vuole rappresentare anche un omaggio al centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia. Perchè connesso con la lotta antimafia? La bandiera è il simbolo dello Stato e la targa è il simbolo che vuole le mafie e quindi ogni sorta di imbroglio fuori da tutte le istituzioni dello Stato, a partire da Continua a leggere

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Restiamo sulla Stessa dinamica festiva e positiva

La redazione …

Ho sempre detto e ridetto che il futuro del paese si potrà fare con il turismo,certo attirare qualche turista é molto difficile,allora ,carissimi paesani andiamo a cercarli,il detto dice “se la montagna non viene,maometto va dalla montagna”… se ogni paesano  in Italia,in Europa e nel mondo parlasse un po del nostro paese,di far conoscere i nostri tesori che sono tanti,come la CASTAGNA,qualcuno verrà e dopo qualcuno saranno parecchi,io ho invitato il paese a venire il 10 e 11 dicembre in francia per far conoscere la nostra castagna…manifestazione dove ci saranno la Sardegna,la Sicilia,la Toscana,l’Abbruzzo e SAN DONATO DI NINEA !!

un nostro paesano che abita a Dublino mi ha scritto,avendo avuto un’ottima idea: Continua a leggere

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aru campusantu à fa ù duviri

Da “come Eravamo”… Minucciu

Quiri cristiani

In paese per un breve periodo di ferie, mi venne di riflettere che da un bel pezzo non andavo “aru campusantu à fa ù duviri” verso i familiari deceduti.

Con adeguata scorta di lumini ed a piedi, mi diressi a “Lietu”, come solitamente e con un pizzico di scaramanzia, i miei compaesani indicano la località. Tutto per non pronunciare la parola “campusantu”.

Dopo aver reso i doverosi omaggi alle persone a me care, istintivamente andai a curiosare in giro per le “sozze”, come sono definiti, in sandonatese, i campi di sepoltura. Durante il percorso e davanti ad ogni lapide o croce riaffiorava un ricordo, un episodio, un fatto oppure una circostanza che coinvolgeva, in maniera totale o parziale, le persone decedute le cui sepolture stavo passando in rassegna. Frammenti di vissuto, dei quali avevo parzialmente perso memoria, riaffioravano ritornando nitidi e, per un attimo, sembrava richiamassero in vita le persone i cui volti erano raffigurati nelle foto. Continua a leggere

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Scoperta la targa della discordia: a San Donato parte la XXI Festa d’Autunno

Estratto da Diritto Di Cronaca
Sabato 05 Novembre 2011 09:28 – di Emanuele Armentano Letture: 83  –  

SAN DONATO DI NINEA – Si è aperta ufficialmente, ieri pomeriggio nell’antico borgo di San Donato di Ninea, la XXI edizione della “Festa d’Autunno”, un appuntamento che ormai si ripete dal 1991. E’ stata fatta una cerimonia di avvio in pompa magna, con un tantissime autorità presenti, che è iniziata proprio dalla scopertura della targa “Qui la ‘ndrangheta non entra – I comuni calabresi ripudiano la mafia in ogni sua forma” affissa all’ingresso del Municipio. Come da programma, intorno alle 15.30 davanti alla sede municipale, dove aver percorso le strette vie del paese con la banda musica in testa, il corteo delle autorità si è ritrovato di fronte alla targa per la celebrazione della giornata. Così, sotto le note dell’inno di Mameli, il sindaco Francesco De Rose ha dato via alla manifestazione, alla quale Continua a leggere

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XXI SAGRA …

Edizione numero 21 per la Festa d’Autunno di San Donato di Ninea, uno dei borghi antichi più belli d’Italia, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Arte,…

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Amministrazione denuncia: “Alcuni dell’opposizione non vogliono targa contro la ‘ndrangheta”

La redazione & Diritto di Cronaca…

Domenica 30 Ottobre 2011
SAN DONATO DI NINEA – (Comunicato stampa)

Come premesso nel programma della lista “San Donato Nel Cuore” alla recente tornata elettorale, alla cui guida vi è ancora l’attuale neosindaco Francesco De Rose, sin da subito la nuova amministrazione ha coinvolto attivamente la parte sana della propria comunità nell’affermazione di una volontà di ripresa del piccolo centro, partendo dalle proprie tradizioni per poi proiettarsi verso l’innovazione e lo sviluppo. Si sa, però, che per fare questo è necessario che il rispetto delle regole del vivere civile e delle istituzioni sia garantito e promosso in ogni Continua a leggere

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Lettera del Primo Ministro al Consiglio Europeo…

La redazione …

Il nostro Primo Ministro ha inviato,questa lettera, al consiglio Europeo, dove ci sono ascritti gli impegni che il Governo Italiano assume nei confronti dei partner Europei allo scopo di far tornare virtuosa l’economia Italiana.

una lunghissima lettera ,prendete il tempo di leggerla  é il nuovo progetto di Berlusconi per guidare l’Italia verso…!!

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21° Festa D’autunno: Programma

La Redazione…

Il  programa “Completo” con il saluto  del sindaco

della 21° edizione della festa d’autunno

(clicca sulla foto per leggere meglio )

Saluto del Sindaco

 La Festa D’ Autunno (Sagra della castagna) si presenta ai Nastri di partenza per la XXI volta, il 4-5-6 Continua a leggere

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I castagni…nu tummulu.. stuppieddhu…nu quartu…ntavulate… scuogghjtina

Luigi Bisignani 

Come Eravamo:Minucciu

I castagni…nu tummulu.. stuppieddhu…nu quartu…ntavulate… scuogghjtina

“Arrumìnu falu ppù sàngiuvanni, amìlu ammitièri”. Questa supplica comare Rosa la rivolgeva a “Vrogna”, grosso proprietario terriero ed anche padrino di battesimo di suo unico figlio, con lo scopo di ottenere in concessione “na partita i castagni” da curare, ripulire e raccogliere in autunno. Il compare era irremovibile perchè la donna, sola, non offriva sufficienti garanzie sul pagamento e sulla la completa gestione del ciclo di pulitura, raccolta e trasporto del frutto. Eppoi, ziu Vrogna, preferiva i contratti a danaro e non la sua spettanza sul raccolto. Aveva pertanto respinto la richiesta e non s’era lasciato smuovere più di tanto da suppliche e lagrime della donna. Occorre precisare che la vicenda, da me appresa durante le veglie, “u spustà” che ho citato in altri racconti, si svolge negli anni 40/50. Da tempo immemore, “i scavuzi”, intesi come povera gente senza beni di proprietà, nel mese di giugno- luglio, si recavano presso i proprietari per provare ad ottenere in concessione temporanea “nà partita i castagni”, i cui frutti, una volta raccolti ed adeguatamente trattati per la conservazione, integravano la dieta, gia povera, ed i magri guadagni derivanti dalla “jurnata”, migliorando così, di poco, l’economia familiare. Continua a leggere

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COME ERAVAMO “I guzzicieddhj i vùrpa” “

Luigi Bisignani

“Don Pippì, pinzatici vùi a ssa sciddhjceddha ì galera”. Ziu Rafeli, dopo averlo raccattato, scalzo, scarmigliato, pieno di graffi, “cchi càvuzi curti scigati” ridotti ai minimi termini e gli arti inferiori più simili ad un macinato di carne che a gambe, accompagnò “u quatraru” presso il medico condotto facendone una presentazione adeguata alla situazione contingente. “U guagliùni, trùmmuliavadi” non tanto dal dolore, quanto per la paura. Temeva gli interventi del medico ma era terrorizzato dalla “tragedia” che sua madre avrebbe potuto mettere in scena. La donna poteva usare in modo “pesante” le mani ed aggiungere del suo al danno gia in essere. Non successe nulla perché zia Maria si limitò a chiedere cosa aveva fatto per essere “arridùttu cùmu l’arcidòmu”. Conoscendo l’inclinazione del ragazzo “a ssì fà dannu” si limitò ad attendere che don Pippinu terminasse i medicamenti. Continua a leggere

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