Natale e cucina natalizia in Francia

Luigi Bisignani

Natale in Francia

Il Natale in Francia viene celebrato in modo differente a seconda della località e della regione di appartenenza. Accanto ad una tradizione più che altro commerciale, vissuta in particolare nelle grandi città turistiche come Parigi, si affiancano quelle appartenenti ad una cultura più popolare. Regioni come l’Alsazia o città come Strasburgo, Colmar o Marsiglia, diventano così luogo prediletto per i classici mercatini di Natale, ricchi di illuminazioni, botteghe artigianali, decorazioni e una gustosa gastronomia natalizia.

L’usanza nella famiglia francese è quella di preparare il presepe natalizio, formato da piccoli statuine d’argilla (che chiamano santouns), vestite con i costumi tradizionali. Rappresentano i personaggi del proprio paese, come il sindaco, il parroco, le maestre, il farmacista e così via, che vanno ad aggiungersi alle classiche figure di sempre. La tradizione è stata tramandata di generazione in generazione sin dal diciassettesimo secolo, ed è molto viva soprattutto nelle località della Provenza (Marsiglia, Aix en Provence o Augagne). I bambini amano in particolare la figura del piccolo Ravi, un allegro personaggio che con una lanterna fa luce verso il sentiero in direzione del presepe. Il Natale a Marsiglia, si arricchisce delle celebrazioni della Fiera dei Santoun, una grande mostra di presepi dalla grandissima precisione e realismo.

I bambini francesi ricevono i doni da Gesù Bambino (Petit Jésus) o da Pere Noel, assistito dal devoto Pre Fouettard, che ha il compito di ricordare al barbuto babbo natale il comportamento di ogni bambino durante l’anno appena trascorso. In alcune parti della nazione (nel settentrione) il Babbo Natale usa fare visita ai bambini per ben due volte: il 6 dicembre, nel giorno di San Nicola e il giorno di Natale. L’usanza inoltre vuole gli adulti scambiarsi i regali non il giorno di Natale, bensì quello di Capodanno, il giorno di Saint-Sylvestre. Nel Nord della Francia, il periodo natalizio viene preannunciato dalla festa di San Martino, dove i bambini vengono impegnati a costruire delle tipiche lanterne, usate poi per andare cercare il santo e il suo fidato asinello. In altre parti della Francia, i bambini usano lasciare le proprie scarpette vicino al camino, per essere riempite con frutta, dolci e noci dal Babbo Natale.

Ogni regione francese conserva le proprie tradizioni con orgoglio. In Provenza per esempio, l’atmosfera natalizia viene impreziosita dai canti tipici degli antichi pastorali e dalle tante luci dei tradizionali falò, fatti con il classico ceppo d’abete. Nel piccolo paesino di Carprentràs, sempre in  Provenza, si usa invece dedicare alla Madonna un vaso di rosa di Gerico (Selaginella lepidophylla), una pianta particolare proveniente dalla Terra Santa. La leggenda vuole che la Vergine Maria in viaggio verso Nazareth benedì la pianta con la vita eterna. Nelle località di mare, si ha la tradizionale pesca natalizia, da non perdere quelle di Nizza o anche Cannes.

La Francia nel periodo di Natale diventa un luogo dalle atmosfere incantate, uno dei periodi più belli per visitarla.

Cucina natalizia in Francia

Le famiglie francesi usano celebrare la vigilia di Natale, la Révellon, in casa o in ristorante; l’uno o l’altro, la cucina natalizia francese rimane comunque la stessa. A Parigi per esempio abbondano le ostriche e il salmone affumicato, il paté de Fois Gras, o altri  prodotti di mare o ancora le ottime lumache; altrove troviamo il pollo arrosto, l’oca (ottima quella dell’Alsazia), il prosciutto al forno. Si accompagnano alla solita insalata, al dolce, alla frutta e al vino (soprattutto quello cotto). Nella Borgogna è il tacchino a farla da padrona, servito con le castagne.

Il dolce rappresentativo in tutta la nazione è la  Bûche de Noël, il tipico fagotto al cioccolato di Natale (in uso anche come dolce del solstizio invernale nella tradizione pagana). Dolce natalizio a forma di ceppo d’abete, presentato sempre molto colorato proprio come un albero di Natale. La crema di mandorle è usata nella preparazione del noto Galette des Rois, la torta dei re, una dolce pasta sfoglia ripiena di crema di mandorle e con all’interno la classica ‘fava’, una figurina di gesso colorata. La si usa con un vero e proprio rito natalizio, la sua distribuzione prevede infatti un rituale ben preciso: colui che trova la fava diventa re (roi) o regina (reine).

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2 commenti

    • giovanni il 8 Dicembre 2013 alle 20 h 13 min
    • Rispondi

    Ciao Luigi, rispetto la cucina francese e le cose buone di tutto il mondo ma preferisco la cucina Italiana e in particolarequella calabra.

  1. Ciao Giuseppe,far cnosocere la cucina degli altri permette d’apprezzare meglio la propria….ciao e buone feste

    luigi

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