Il mio Paese…San Donato di Ninea

La Redazione & Elio

Scrissi questa poesia martedì 6 novembre 2012, due giorni dopo essere stato alla Sagra della Castagna a San Donato. Ad ispirarmi furono le parole di alcuni dei tanti partecipanti non sandonatesi che sentii mentre scendevo dalla Sellata verso il Giardino. Guardandosi intorno, si chiedevano come fosse possibile vivere in un paese così malridotto. Quelle parole furono per me una vera e propria coltellata al cuore…

Piangi, amore mio!
Ciò che un tempo fosti,
donna, amante, madre
giace logoro nel
cimitero dei ricordi.

Cerco nell’aria i tuoi odori
forti, di tini ripuliti
dalla vinaccia,
trabordanti di frutti gonfi
luccicanti al sole.
E con loro i visi conosciuti,
mai troppo stanchi,
sempre pronti
a distendersi in sorrisi.

Cerco i tuoi sapori
mai dimenticati.
Di terra viva, feconda
amata e coccolata,
protetta e carezzata.

Non li trovo,
un dubbio mi assale.
Che sia un sogno
o che morte abbia
vinto, me o te.

Eri bella, di semplicità
vestita, accoglievi
materna i tuoi figli
al riparo della tua veste bianca.

Nel luccichio della festa,
tra suoni, canti e visi,
effimeri e stranieri,
tu piangi,
offesa e vilipesa.

Più in là, dove la luna incontra bassa
le chiome dei tuoi figli prediletti,
all’ombra di un noce e di un castagno,
un branco di lupi lotta furente.

Mordono, strappano, lacerano
ciò che resta di un bel vestito bianco.
Il tuo. Piangi, amore mio.

helios

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8 commenti

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    • caterina il 6 Aprile 2013 alle 11 h 35 min
    • Rispondi

    le frasi belle escono quando si sentono bravo il nostro poeta paesano …..ci ha messo il cuore……

    • Elena saccone il 6 Aprile 2013 alle 18 h 09 min
    • Rispondi

    Bellissima. Si avverte il dolore di chi sente dentro di sé la perdita e lo strazio di una lacerazione. La propria terra come la madre.

    • giovanni il 6 Aprile 2013 alle 20 h 16 min
    • Rispondi

    Fa male sentir parlare in modo negativo dei luoghi in cui hai visto la luce e hai mosso i primi passi, ma tant’è e trattasi di verità, purtroppo. Il paese è mal ridotto e chiunque mostra buona volontà ed intraprendenza alla fine non approda a niente. È da molti anni che questo amaro destino tocca al NOSTRO paesello ed ogni volta che ci torno per quanto poco riesca a vedere torno a casa mia con un magone grande. Con questi versi così piacevoli da leggere il poeta ha espresso il suo dolore che è pari a quello di tutti gli originari di questo luogo “ameno”.

    • cittadino di San Donato Ninea il 10 Aprile 2013 alle 12 h 54 min
    • Rispondi

    Dopo aver letto questa bellissima poesia dico bravo alla persona che l’ha pubblicata, non dirò bravissimi di certo ai responsabili di chi ha ridotto così il nostro paese, ma mi limito a dirgli questo:

    In risposta della pubblicazione dei primi 100 giorni dell’attuale amministrazione, pubblicata su questo giornale in data 2.9.2011 ,come cittadino di San Donato di Ninea gli voglio dire quanto segue:

    VERGOGNATEVI:
    Si!… Vergognatevi per come state riducendo il nostro paese!!

    VERGOGNATEVI:
    Per come ci rappresentate!!
    E STRAVERGOGNATEVI:
    Con le nostre giovani generazioni di avere fallito ancora una volta con le vostre falsissime promesse.
    Se avrò una risposta all’altezza, che smentisce quello che io stò dicendo sono disposto a dare il mio nome e cognome.
    Cittadino di San Donato Ninea

    • giovanni il 10 Aprile 2013 alle 14 h 26 min
    • Rispondi

    Al cittadino di San Donato di Ninea dico che non credo gli perverrà risposta alcuna. Letto i commenti precedenti e vista la realtà che si prospetta ai nostri occhi ogni volta che ci torniamo non può essere altrimenti. Io spero, invece, che qualche amministratore vorrà renderci edotti del perchè non si può o non si riesce ad invertire la rotta. Oppure se si fa qualcosa e noi con gli occhi bendati non riusciamo a percepirlo.Quattro anni per fare anche qualcosa di positivo sono più che sufficienti, sempre che se ne abbia voglia. Poco più di un anno fà ho scritto un articolo su queste pagine circa la situazione da “A VENA U SCIFU” una delle 100 fontane del territorio Sandonatese, ci tornerò per verificare.

    • un sandonatese il 11 Aprile 2013 alle 14 h 37 min
    • Rispondi

    faccio i complimenti a l’autore, una poesia che a noi sandonatesi fa piangere il cuore.Mi aggrego al cittadino di San Donato e a Giovanni, in quella publicazione dei cento giorni ,,replica del gregorio ,, si percepiscie la volonta degli amministatori degli ultimi 40 anni di come si sono fatti sfuggire le occasioni di poter creare qualcosa di utile per san donato .ed invece di creare anno solo creato dei contenziosi legali a chi voleva investire nel nostro territorio.anche io sono disposto a venire fuori dal anonimato se vi fosse un amministrato che ci dimostrasse che a dei veri e buoni propositi per il territorio.

    • un sandonatese il 19 Aprile 2013 alle 17 h 26 min
    • Rispondi

    da tele san donato ,era arrivata la notizia delle dimissioni di un qualche assessore ,con la conseguenza della caduta della attuale amministrazione ,tutto cio avrebbe portato un commisario a gestire la situazione,ma?…da notizie di tele san donato,anno visto il burattinaio sotto braccio con gli amici di merenda ,i quali li a chiamati all’ ordine ,se arriva il commisario saltano fuori gli scheletri dagli armadi .forse era la volta buona,ma come al solito a san donato si finisce a taralucci e vino cari conpaesani….

    • Gianfranco Artuso il 29 Aprile 2013 alle 19 h 23 min
    • Rispondi

    Mi consentano: ancora sprecate tempo e polpastrelli a parlare di San Donato?….pinsati a mangià e vivi che è meglio.

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