Pensiero sull’immigrazione!!

La redazione & Vincenzo Todaro

Pensiero sull’immigrazione del “Todaro” del 02-01.2013 .

Allora premetto che essendo di origine meridionale, sono figlio e nipote di immigrante, mio nonno dalla calabria venne qui a lavorare in miniera a ribolla portò in su tutta la sua famiglia, si costruì la casa da solo, non prese quella della montecatini, a mia mamma e ai miei zii non gli fece mancare niente anzi vedendo le foto vecchie non si potrebbe dire assolutamente che erano figli di un minatore costruì la sua fortuna qui in toscana creando ricchezza e benessere che ancora oggi noi ne beneficiamo. mio padre a 19 anni andò in francia a lavorare nelle miniere, successivamente in Germania in una fabbrica di bottiglie di vetro, faceva doppi turni parlava perfettamente il francese ed il tedesco, nonostante italiano era stimato da tutti francesi e tedeschi, perchè si inserì perfettamente, integrandosi nel contesto del paese dove era. non ha mai creato problemi di nessun genere anzi faceva addirittura da interprete vista la sua spiccata intelligenza e spirito di adattamento. Sia mio padre che mio nonno si sono creati la loro fortuna lontano da casa, nessuno li agevolati, non avevano i diritti che hanno questi immigrati in italia, la casa se la sono comprata, nessuna gliel’ha data, hanno sempre lavorato come somari, non li vedevi di certo nei bar a bere e a gozzovigliare, non hanno vissuto a delinquere, nè tantomeno hanno mai commesso anche un minimo reato, Concludendo da figlio di immigrati dico questo, che ognuno ha la sua opportunità nella vita di progredire e di andare avanti, ma lo deve fare con le sole sue forze, che dando il voto a questa gente o agevolarla in tutto fanno sì che aumenti il razzismo e l’odio sociale, la cittadinanza se la devono sudare, e se stanno qua devono farlo per lavorare senza nessuna agevolazione da parte dello stato. I problemi vanno risolti quelli degli italiani poi se avanza anche i loro. Come al solito siamo tutti strumentalizzati dalla politica da loro bisogno di voti nuovi per restare incollati a quelle poltrone una sola parola VERGOGNA!!!

Vincenzo Todaro di Follonica

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16 commenti

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    • marianna il 8 Gennaio 2013 alle 23 h 37 min
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    L’immigrazione e’un agomento pesante:non si esaurisce parlandone pro o contro oppure con poche parole.La si vive quotidianamenteaccettando il diverso, leggendo le qualita’dell’altro,senza avere paura,poiche’ognuno e’ differente ma anche uguale a chi ha davanti.

    • un sandonatese il 17 Gennaio 2013 alle 18 h 58 min
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    a ragione marianna ,proprio noi figli e nipoti di emigranti,ed immigrati dovremma capire questa gente ,per esperienza personale a14anni ero gia in germania ed 16 in nord italia .l,emigrazione ci a dato la posibilità di essere quelli che oggi siamo ,capisco todaro ma la colpa non è degli emigrati ma dei nostri governanti e tu che vivi in toscana sai di che colore politico parlo , che pur di avere i voti danno con molta facilita a chi arriva con famiglia numerosa casa popolare e altri diritti a chi forse dovrebbe prima guadagnarseli,dimenticantosi di quei nostri anziani che anno lavorato una vita ed anno pensione umili e non ce la fanno ad arivare a fine mese ed avrebero diritto a queste case ad affitti agevolati ,quanto siamo andati in germania per entrare avevamo bisogno di un contratto di lavoro una casa e chi garantiva per noi .ricordiamoci che di queste persone ne abiamo bisogno ,e vero fra questi ci sono buoni e cattivi ,ai cattivi andrebbe fatto il foglio di via subito quando questi sbagliano,io nella mia azienda o dei dipententi exstra comunitari e sono dei bravi ragazzi.

    • vincenzo il 18 Gennaio 2013 alle 23 h 42 min
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    infatti il mio monito era proprio rivolto a chi ci governa, non agli immigrati, se si agevolano troppo come fanno i politici, con il solo scopo di prendere i voti, si fa sì che evitino di integrarsi e soprattutto di lavorare pagare le tassse e far girare l’economia. Il fatto è che a noi gente del sud immigrati nessuno ha regalato niente, anzi i miei nonni e in primis mio padre il rispetto della gente di qua se lo sono guadagnato. chi viene in italia lo deve fare per lavorare e integrarsi in caso contrario se ne deve stare a casa sua perchè di parassiti bastano i mostri politici non ne abbiamo bisogno di altri

    • vincenzo il 18 Gennaio 2013 alle 23 h 44 min
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    e comunque sia non è che rientro proprio esattamente con la mentalità e ideologia che padroneggiano il territorio in cui vivo

    • marianna il 24 Gennaio 2013 alle 21 h 10 min
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    Negli anni 60/70 non tutti i sandonatesi hanno onorato la Calabria.Alcuni hanno mostrato comportamenti strafottenti fatti solo da pretese( bulli); altri si sono mostrati vittime,eppure c’era lavoro per tutti,allora!!! Il papa’ di Enzo e’sjempre stato un LAVORATORE/SIGNORE con i paesani e con i modenesi,guadagnandosi cosi’ la stima di tutti.Tutto cio’per dire:CONOSCIAMO di piu’e GIUDICHIAMO di meno.Conosciamo e viviamo la gente come noi senza arroganza e pregiudizi,ma con cuore!!!

    • g.benincasa il 25 Gennaio 2013 alle 8 h 48 min
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    Sono un militare, ora in pensione, che ha vissuto la sua carriera pluridecennale nella Marina Militare Italiana. Quindi, imbarchi su Unità Navali e destinazioni a terra in basi aeree in tutti questi anni mi hanno consentito di vivere a stretto contatto di gomito con altri colleghi provenienti da altre realtà ambientali che non fossero quelle di San Donato. Ebbene, a seguito di questa mia esperienza, credo di poter dire che in ogni luogo nasce, cresce e vive la persona pù corretta e quella che corretta non lo è e le persone che per qualsivoglia motivo vanno via sono un estrazione di quello che è l’ambiente locale. Queste persone che vanno via, dovunque esse si allocheranno metteranno in atto i comportamenti di cui sono capaci, se fossero rimasti nel luogo di origine avrebbero fatto ugualmente. Alla fine voglio significare che si dovrà dare onore alla persona corretta emigrante o residente che sia così come si dovrà “condannare” il comportamento delle persona scorretta emigrante o residente che sia. Sarebbe troppo bello vivere in un mondo dove si mettono in atto solo comportamenti positivi. Magari così fosse!
    Io comunque ho fiducia nei giovani e spero che riusciranno la dove noi anziani abbiamo fallito.

    • un sandonatese il 29 Gennaio 2013 alle 18 h 45 min
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    lei marianna dice delle sacro sante parole,anche in noi san donatesi ci sono persone buone e non.pero mi risulta che i san donatesi di modena il99x100 abbiano fatto fortuna grazie al lavoro e alla volonta di lavorare,chi a poco a 1 apartamento 2 o 3 o la villa,anche allora siciliani o canpani occupavano abusivamente le case di canpagne vuote ,ma i san donatesi no.certo un po di bullismo ce lo portavamo dietro dal nostro sud forse lei si dimentica di quando i nativi del luogo battevano i tacchi .fra quei 99x100molto propablimente vi era il papa di enzo io non so di chi sia figlio che mi farebbe piacere sapere, conosco penso tutta la famiglia todoro che o senpre avuto rispetto e stima …

    • Marianna il 3 Febbraio 2013 alle 22 h 21 min
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    Il papa’ di Enzo si chiamava Giovanni Todaro,figlio i ziu Vicienzu i rana.Io sono una figlia di Antonio Miraglia.Tu chi sei?

    • g.benincasa il 4 Febbraio 2013 alle 14 h 40 min
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    La nonna del Sig. Vincenzo Todaro, si chiamava per caso Angelica Muzzalupo? I nonni Angelica Muzzalupo e Vincenzo Todaro viveano ad Arcomano?

    • un sandonatese il 4 Febbraio 2013 alle 17 h 21 min
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    marianna scusami preferisco restare anonimo,so chi sei e ci conosciamo benissimo ,siamo coetanei ed abbiamo fatto le scuole negli stessi anni, era con noi anche il signor benincasa giovanni ,tu eri con don tommaso e noi con la dott.lamensa .mi fa piacere sapere che vincenzo e figlio di giovanni di cui conoscevo benissimo eravamo amici sia con lui che con raffaele,mi ricordo vincenzo banbino ed anche sua madre di cui rispettosamente saluto .

    • Marianna il 6 Febbraio 2013 alle 23 h 51 min
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    Per G.Benincasa:rispondo si’ alle tue due domande. Per anonimo sandonatese:io ero con don Tommaso di cui conservo un autorevole ricordo.Non ho presente fisicamente G.Benincasa e ti saro’grata se riuscirai a farmelo ricordare tramite aneddoto.Non posso salutarti mia cugina perche’ non ho la minima idea di chi tu possa essere,cque ti saluto io!

      • g.benincasa il 8 Febbraio 2013 alle 22 h 01 min
      • Rispondi

      Essendo le risposte di Marianna positive, posso dire di essere un cugino di Giovanni il papà di Vicenzo in linea femminile, cioè sono figlio di Tommasina sorella di zia Angelica. Per altro io ero nella classe della Prof.ssa Mariannina La Menza e credo di essere stato un ragazzetto abbastanza normale niente di trascendentale da segnalare. Al paese abitavo in via Borgonuovo dalle parti del girone da mia sorella, mentre i miei genitori vivevano prevalentemente ad Arcomano1. Un saluto as entrambi.

    • Marianna il 9 Febbraio 2013 alle 22 h 44 min
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    Via Borgonuovo e’ sopra il Girone vicino la casa di Enzuccio i maliuccio? Tua soella come si chiama e cosa fa? L’emigrazione vedi cosa fa? Ti da’ (tempi addietro)un lavoro, ma ti toglie i ricordi della fanciullezza/adolescenza che poi ti mancano per vivere piu’ serenamente.E per questo motivo che sostengo la tesi dell’ACCOGLIENZA:gli altri al momento opportunu,ti aiutano!

      • g.benincasa il 10 Febbraio 2013 alle 20 h 05 min
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      Si, proprio quattro passi sopra Enzo. Mia sorella si chiama Rosina ed è vedova di Giovanni “i carracinu” Artuso è pensionata e vive tuttora là dove di tanto in tanto vado a farle visita. Come famiglia si occupavano di commercio e lavori di campagna, lavoro che è rimasto a condure il figlio Pasquale che esercita al bivio “C.da Licastro”. Per quanto riguarda i ricordi, sarò sempre grato a Luigi Bisignani per aver messo a disposizione questo spazio su internet dove possiamo incontrarci tutti i sandonatesi. Confesso che mi sentivo ormai un estraneo a San Donato ed ora invece va nettamente meglio, almeno con gli emigrati visto che di residenti qui sopra ne circolano pochi. Per quanto riguarda il discorso ACCOGLIENZA anch’io sono a favore, ma se riferito ai clandestini reputo vada affrontato a parte poichè la loro migrazione è molto diversa al cospetto della nostra.Saluti!

    • marianna il 15 Febbraio 2013 alle 0 h 25 min
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    Grazie alle tue informazioni,mi e’raffiorato qualche ricordo.QUANDO IO PARLO DI ACCOGLIENZA mi riferisco soprattutto a persone italiane o con permesso di soggiorno.Ma non sono chiusa agli altri.Sto aiutando un gruppo di 12 persone:4 ganesi e 8 marocchine ad imparare l’italiano per un eventuale esame.Sono persone speciali,umili evolenterose che svolgono compiti che nessuno italiano vuole svolgere.Come non aiutarle:vivono le stesse tristi problematiche ho vissuto io negli anni ’70.Io mi occupo della loro umanita’ e della lingua del resto,dovrebbero occuparsene altri,non credi? Dovevo dare a te la ricetta della mollica per condire i fusilli in modo speciale?Provvedero’ alla tua risposta.Un caro saluto e buona notte.

      • g.benincasa il 16 Febbraio 2013 alle 22 h 10 min
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      Per quanto mi riguarda ho lasciato San Donato appena presa la licenza media, prima per motivi di studio e successivamente e definitivamente per studi e carriera/lavoro. Successivamente sono rimasto collegato esclusivamente alla parentela tant’è che dei compagni di scuola levato qualcuno di tutti gli altri ho solo pallidi ricordi. A te ti ho collegato a zio Antonio Miraglia, il calzolaio, se non ricordo male aveva due figlie. Per la ricetta non l’ho chiesta io, ma mi farebbe piacere averla. In fine ti inoltro i miei più sinceri complimenti per l’impegno che stai profondendo a favore di quel gruppo di persone e spero che il tuo aiuto non sia vanificato per tutte le carenze legali vigenti. Da parte mia buona notte e buona domenica.

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